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Frontalieri, il caos degli assegni familiari arriva in Parlamento: interrogazione di Alfieri

Il problema del blocco nell’erogazione degli assegni familiari ai frontalieri a partire dallo scorso primo marzo, data di entrata in vigore in Italia dell’assegno unico, diventa oggetto di un’interrogazione specifica presentata dal senatore del Pd Alessandro Alfieri, da sempre attento ai temi di quanti lavorano oltreconfine. I fatti sono ormai noti: le casse svizzere predisposte per tale operazione hanno sospeso l’erogazione degli assegni familiari dando istruzioni ai frontalieri di far richiedere all’altro genitore dei figli l’assegno unico in Italia. Poi la Cassa di compensazione dovrebbe pagare al frontaliere l’importo differenziale. Ma questa confusione ha fatto sì che l’Inps, rallentando l’iter, abbia deciso di prendere tempo per pronunciarsi su un passaggio giuridico decisivo, ovvero se l’assegno unico è scalabile dagli assegni familiari, oppure se la nuova misura in essere in Italia deve essere considerata a tutti gli effetti un assegno assistenziale a sé stante. (gli approfondimenti).

Qui interviene l’interrogazione che, sollecitando l’Inps e il Ministero del Lavoro richiede la necessità di risolvere “con urgenza alcune questioni pregiudiziali”, si legge nel testo del documento. Ed eccoli alcune di questi aspetti. “Se l’assegno unico e universale rientra tra le prestazioni familiari. Come individuare i requisiti per l’accesso al beneficio in deroga o in aggiunta rispetto alle altre normative in essere e come, in concreto regolare i flussi informativi verso gli stati membri”. E ancora tra i diversi passaggi necessari sarà fondamentale “capire come regolare i casi di cumulo o incompatibilità tra prestazioni a carico di due o più Stati membri e poi come disciplinare i casi di lavoratori residenti in uno dei paesi confinanti che applicano i regolamenti comunitari di sicurezza sociale, che svolgono attività lavorativa in Italia, ma non possiedono i requisiti della residenza”.

Si tratta dunque di questioni complesse la cui risoluzione dovrà essere definita i tempi certi “al fine di poter garantire prestazioni essenziali per il sostegno dei figli e dei nuclei familiari interessati”, si legge nell’interrogazione. Infine, secondo quanto riferito “dall’Inps sono in corso di elaborazione da parte dell’Istituto proposte risolutive, anche con riguarda alla semplificazione dell’iter di attribuzione dell’assegno, a breve sottoposte al vaglio del Ministero del Lavoro. L’Inps ha poi manifestato la volontà di avviare una tavolo di confronto per l’approfondimento delle questioni e per l’eventuale aggiornamento degli  Accordi amministrativi in caso di Convenzioni bilaterali”, si chiude l’interrogazione a firma Alessandro Alfieri.

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