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Manovra finanziaria, la stangata sanità sui vecchi frontalieri. La Cgil: “Il Governo scarica sui lavoratori, ecco le contraddizioni del documento”

“L’articolo 50 della bozza di manovra finanziaria sorprende e sconcerta”. Così dalla Cgil di Como il Coordinamento Frontalieri, con Matteo Mandressi, e la Funzione Pubblica, con Giuseppe Callisto. Spiegano nel dettaglio in una nota:
Il Governo italiano affronta un problema annoso delle aree di confine, esploso in epoca Covid (la “fuga” di medici ed infermieri verso il canton Ticino) con un provvedimento demagogico ed iniquo: scarica sui lavoratori i costi di una criticità di sistema. E’ così che giudichiamo il contributo straordinario imposto ai frontalieri residenti nelle aree di confine destinato “al sostegno del servizio sanitario delle aree di confine in particolare a beneficio del personale medico ed infermieristico sotto forma di premio di frontiera….”.
Di seguito le contraddizioni più evidenti:
– il Governo veicola un messaggio errato, lascia infatti intendere che i “vecchi frontalieri” fino ad oggi non abbiamo prodotto un gettito fiscale nel nostro paese. Si ricordi a tal proposito che, a fronte di un accordo internazionale tra Italia e Svizzera tutt’ora vigente, i comuni di confine sostengono i propri bilanci grazie ai ristorni dei frontalieri, quota parte del prelievo fiscale alla fonte.
– il Governo non si assume la responsabilità di affrontare l’emergenza del sistema sanitario nazionale che, a causa di un combinato disposto tra i decennali tagli al fondo sanitario e le politiche di privatizzazioni delle regioni di confine, ha minato le fondamenta del SSN.
– il Governo non interviene sull’ emergenza delle professioni sanitarie con l’unico vero strumento di politiche strutturali: il rinnovo dei contratti nazionali con risorse congrue e sufficienti ad un rilancio anche formativo delle figure del SSN.
Rilanciare e ricostruire un’offerta sanitaria pubblica significa uscire dall’ottica degli interventi tampone e segnare un’inversione totale di tendenza rispetto ai provvedimenti assunti negli ultimi anni.
Segnaliamo infine che il Governo, in sede di definizione del nuovo Accordo fiscale italo-svizzero, si era vincolato con le OO.SS. e l’associazione dei comuni di frontiera a convocare incontri di verifica annuale ed un tavolo interministeriale permanente. Quella sarebbe stata la sede per affrontare i contenuti dell’art.50 della bozza di legge finanziaria. Nessuno di questi impegni è stato mantenuto!
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2 Commenti

  1. A dire il vero pagano molto più di lei.. E se pensa che dare 700€ in più a medici e infermieri risolva la situazione di un sistema sanitario devastato è un illuso..

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