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Funicolare Lanzo-Santa Margherita, tanti alla visita. E Turba apre sul finanziamento per la riapertura

Centinaia di persone hanno visitato in queste ore la stazione a monte della Funicolare Santa Margherita – Lanzo d’Intelvi, aperta al pubblico solo per oggi (17 agosto). Alla visita ha partecipato anche il sottosegretario regionale Fabrizio Turba.

“Sono davvero contenuto di essere qui perché si devono sempre toccare con mano le cose – ha affermato Turba – Sono fermamente convinto che l’infrastruttura debba essere ripristinata al più presto perché può rappresentare un volano importante per lo sviluppo turistico del territorio. Il binomio lago-montagna è sempre vincente e se si vuole che la gente resti sui territori montani bisogna offrire servizi e creare opportunità di sviluppo. Questa funicolare è poi un tassello fondamentale per il collegamento transfrontaliero con la Svizzera e con il bacino settentrionale del Ceresio”.

“Il prossimo passo – ha concluso Turba – potrebbe essere il finanziamento del progetto definitivo in modo da essere pronti a cogliere le prossime occasioni di finanziamento. Ritengo inoltre necessario individuare un player in grado di gestire con efficienza tutti gli impianti a fune della Regione”.

“La giornata di oggi è stata un successo straordinario – ha commentato il presidente del Comitato Promotore per il Ripristino Adalberto Piazzoli – che conferma l’attaccamento del pubblico a questo impianto storico per la valle, nonostante si chiuso da 45 anni. Ringrazio gli amici di Usli (Unione Sportiva Lanzo Intelvi) che ci hanno dato una mano grandissima nell’organizzazione dell’evento e tutte le autorità che ci sono venute a trovare”.

Erano infatti presenti, oltre al sottosegretario di Regione Lombardia, anche i sindaci di Alta Valle Intelvi Marcello Grandi, di Valsolda Laura Romanò e di Plesio Celestino Pedrazzini, l’assesore di Carlazzo Armando Iob, il direttore dell’Autorità di Bacino del Ceresio Maurizio Tumbiolo, e rappresentanti della Navigazione Lago Lugano, di Trenord e della ditta Leitner.

“In questi trent’anni – ha dichiarato Piazzoli – abbiamo impedito il degrado della struttura e la sua alienazione supportando Regione Lombardia nelle varie cause legali che si sono succedute. Da quando Regione Lombardia nel 2011 è rientrata definitivamente in possesso dell’impianto abbiamo fatto passi da gigante: ben due studi confermano la fattibilità del recupero e la sostenibilità economica della gestione con un punto di pareggio non proibitivo”.

“Ora – ha concluso Piazzoli – bisogna fare l’ultimo passo: finanziare il progetto definitivo e le opere magari anche con un project financing. Prendiamo atto con piacere degli impegni presi oggi da Regione Lombardia in tal senso”.

“L’obiettivo è quello di valutare le caratteristiche tecniche e i progetti di ripristino, auspicando una prossima riapertura – ha sottolineato in un messaggio in collegamento da remoto l’assessore regionale ai Trasporti, Infrastrutture e Mobilità sostenibile Claudia Terzi – Questa funicolare, così come quella riattivata a luglio a San Pellegrino Terme, rappresenta un valore aggiunto per la Val d’Intelvi e come assessore mi impegnerò a portare le istanze del comitato in Regione per il ripristino dell’impianto. La Funicolare Lanzo-Santa Margherita di Valsolda ha infatti un grande valore storico e paesaggistico per la provincia di Como, senza contare la sua straordinaria valenza turistica per tutto il territorio circostante”.

Nel corso dell’incontro è intervenuto in collegamento anche l’ingegner Enzo Barbera, coestensore dello studio di fattibilità tecnico economica commissionato da Regione Lombardia nel 2020, che ha confermato le conclusioni dello studio: “La funicolare è recuperabile,mantenendone le caratteristiche estetiche in stile liberty e dotandola delle più moderne tecnologie in fatto di sicurezza e risparmio energetico. Il costo dell’intervento a base d’asta si aggira intorno ai 9,2 milioni di Euro al netto di Iva e dei recenti aumenti dei costi delle materie prime”.

Insomma, un altro passo importante per la riapertura di questo importante impianto.

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3 Commenti

  1. Ogni volta che leggo articoli di questo genere, penso sempre che gli attuali rappresentanti delle istituzioni lombarde, abbiano una predilezione patologica per l’esibizionismo continuo (sterile e vuoto, ahimè!) , anziché una civica e concreta responsabilità del ruolo istituzionale che rivestono. “Perle ai porci” sic!

  2. TURBA non basta blablare per reperire risorse per il “finanziamento progetto definitivo”, ci vogliono poi risorse per l’intervento di ripristino, e ancora risorse, da mettere ogni anno, per la gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria.
    Se Le sfugge La informo che già per funivie e funicolari attive da sempre in Lombardia (e sono parecchie) si palesano difficoltà finanziarie e di gestione (compresa la difficoltà a reperire soggetti in possesso delle caratteristiche tecniche e di sicurezza per gestire impianti fissi di tale natura)
    Bastaaaa con la propaganda a buon mercato

  3. Signir Turba la nostra provincia ha necessità di avere un servizio sanitario efficiente e diffuso sul territorio. E Regione Lombardia dovrebbe destinare risorse economiche a questo scopo. Lasci perdere le funicolari in disuso…

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