RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità

Furia dell’edicolante: “Tra calze e accendini abusivi, io chiudo tre giorni per uno scontrino”

“Trovo paradossale che ci si sbatta così tanto per beccare noi quando poi, tutto intorno, c’è l’anarchia”.

A parlare è Alessandro Ostinelli, edicolante di piazza Duomo. Il bersaglio delle critiche? Gli ambulanti, artisti di strada e mendicanti che nei giorni festivi affollavo l’area.  L’antefatto? Un controllo della Guardia di Finanza su uno scontrino non emesso per la vendita di una cartolina, con conseguente sanzione e sospensione della licenza per tre giorni.

Lo scontrino mancante è ovviamente una colpa ma non sfugge il paradosso e l’amara ironia della sorte. Il centro storico di Como è da tempo nell’occhio del ciclone di un dibattito che in più periodi ha riguardato fenomeni di accattonaggio (con ben note ordinanze) e arte di strada (con nuovi regolamenti in via di approvazione). La frustrazione di chi lavora tutti i giorni in piazza è evidente, a cominciare dall’edicolante.

“Prendi quelli che suonano. Mi è capitato di lamentarmi con i violinisti che sparano musica a volumi altissimi. Ho chiamato i vigili ma non è servito a nulla – racconta il rivenditore – Poi gli ambulanti, insomma non so dire chi sia in regola e chi no. Mi vien da dire però che sono più quelli che non emettono scontrini”.

Alessandro ha posizioni decise che però non sono in favore delle solite ordinanze draconiane per cittadini indignati che cercano di riparare un torto con un torto : “Non è giusto per esempio bandire tutta l’arte di strada. Ci sono artisti molto preparati che rispettano le regole e che potrebbero essere una risorsa visto che siamo una città turistica. Allo stesso modo non è giusto mandare via ambulanti e mendicanti a bastonate. Servirebbe semplicemente un vigile di zona o un presidio fisso per permettere alla situazione di cambiare”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
TAG ARTICOLO:

6 Commenti

  1. Intanto per tanto tempo in alcuni anni, c’è stato in piazza Cavour una rappresentanza delle forze dell’ordine che serviva a dare l’idea di ordine e rigore. Certo è una scelta perché dopo è necessario intervenire con controlli e TSO per i soggetti deboli… è più facile non esserci tanto chi non vede non deve intervenire. Le scelte però, è bene precisarlo, sono dei vertici…

Lascia un commento

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo