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Como, terza tegola sul cantiere per i giardini a lago: “Il Tar ha accolto la sospensiva chiesta dall’azienda esclusa”

Sempre più complicato l’avvio dei lavori per i nuovi giardini a lago di Como. Il percorso per l’assegnazione dell’appalto è già stato molto accidentato. Il primo intoppo si era verificato all’inizio di giugno, quando mancavano solo 11 giorno al teorico avvio dei lavori: l’azienda che si era vista assegnare l’incarico, infatti, non aveva presentato i documenti richiesti nei termini (qui i dettagli). A quel punto, a Palazzo Cernezzi non era rimasto altro da fare che scorrere la graduatoria delle altre imprese che avevano partecipato alla gara. Ma il 20 giugno scorso, ecco l’altra tegola: dopo un approfondimento sulle qualifiche della ditta, l’amministrazione aveva ritenuto di escluderla (qui il resoconto). Da quel momento in poi, la vicenda era entrata in una sorta di limbo. Ma ora si capisce meglio il perché.

E’ stato lo stesso sindaco Alessandro Rapinese a fornire il ragguaglio su una vicenda che si scopre essere finita in Tribunale: “Al Tar è stata accolta la richiesta di sospensiva del secondo operatore escluso, ora l’amministrazione valuterà il da farsi tramite il soggetto deputato con mio decreto”. Insomma, dopo i due colpi di scena (negativi) ora una coda a suon di carte bollate. E l’avvio dei lavori già rinviato al prossimo mese di settembre si fa incerto.

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