Tramite la tecnologia, i dispositivi per la gestione del Diabete di Tipo 1 offrono oggi un livello di sicurezza e di praticità impensabile solo pochi anni fa: il Convegno A.G.D. Como offre in questa giornata una panoramica sulle tecnologie attuali, dando voce direttamente a medici, diabetici e aziende del settore farmaceutico.
Dopo il saluto iniziale del Sindaco di San Fermo Pierluigi Mascetti e del neo-Presidente A.G.D. Como Guido Antolini, la parola passa alla dottoressa Maria Zampolli (Pediatra dell’Ospedale S. Anna di Como – ASST Lariana) con l’intervento “Dalla glicemia capillare al monitoraggio continuo CGM”.
Dopo la pausa si apre una tavola rotonda diversa dal solito, intitolata: “La tecnologia come barriera o facilitatore nel soggetto diabetico nelle varie fasi della vita”, dedicata all’uso dei nuovi dispositivi di controllo e gestione. La propria esperienza di vita viene raccontata da tre pazienti: Alice (10 anni), Emma (14 anni) ed Elena (ormai maggiorenne), guidate e intervistate da Mattia Cornara, Dottore in Psicologia specializzatosi sulle tematiche trattate.
Esattamente 100 anni fa cambiava la storia della medicina per i pazienti diabetici: da tempo il 14 novembre è stata definita “La Giornata mondiale del Diabete” e quest’anno l’occasione è speciale perché sono 100 anni esatti dalla scoperta dell’insulina. Il chimico Frederick Grant Banting e il suo assistente Charles Best riuscirono ad estrarre dal pancreas di un cane l’isletina, oggi nota come “insulina”, ormone fondamentale per regolare il metabolismo del nostro organismo. Un anno più tardi, Leonard Thompson, ragazzo diabetico di 14 anni che rischiava la vita in un ospedale di Toronto, divenne la prima persona a ricevere un’iniezione di insulina. Il risultato fu incredibile: entro 24 ore, i livelli pericolosamente alti di glucosio nel sangue di Leonard scesero a livelli quasi normali, salvandogli la vita.
Le notizie sulla possibilità di iniettare l’insulina si diffusero rapidamente in tutto il mondo e, forte del primo successo, Frederick Banting con l’aiuto del collega John Macleod, sviluppò una forma di insulina più pura, prodotta dal pancreas bovino. A sottolineare l’importanza di questa scoperta, a Banting e Macleod venne assegnato il Premio Nobel nel 1923. Oggi l’insulina viene prodotta in laboratori specializzati.
Nel Diabete di tipo 1, poiché le cause alla base di questa malattia sono attualmente ancora ignote, l’insulina è ad oggi l’unica terapia salvavita, la cui somministrazione avviene perlopiù attraverso iniezioni multiple giornaliere.
La “Giornata Mondiale del Diabete” è stata istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, con lo scopo di sensibilizzare ed informare l’opinione pubblica sul Diabete, una patologia grave e diffusa che può essere preceduta e curata grazie all’adozione di un corretto stile di vita (nel Diabete di tipo 2) o con interventi farmacologici mirati (nel Diabete di Tipo 1, che colpisce maggiormente bambini, giovani, ma anche adulti). In Italia l’evento è organizzato dal 2002 grazie al supporto volontario di medici ed infermieri diabetologi, dietisti ed associazioni di pazienti.