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Giro di Lombardia, la sciura col Suv fa cadere il povero Schachmann (che riparte) e dice: “Gara? Non lo sapevo”

Tutto in una manciata di secondi. Giro di Lombardia ormai verso la conclusione e una signora che scende dalla Bellinzona verso Como (nonostante gli ampi annunci sulla chiusura delle strade), quindi svolta in via Rosales e fa cadere il povero Maximilian Schachmann.

“Non lo sapevo” si è giustificata la donna, visibilmente scossa, la donna. Anche i cronisti di Eurosport, come i presenti, si sono concessi un certo stupore alla dichiarazione (vien pure da chiedersi come mai nessuno abbia fermato prima l’auto).

Il tedesco non si è perso d’animo, si è rialzato subito, ha inforcato la sella e ha continuato la corsa.

Ovviamente ricostruiamo in base a quanto visto in diretta, le valutazioni tecniche e le eventuali responsabilità sono rinviate alle forze dell’ordine.

 

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16 Commenti

  1. In effetti, il problema grosso è che si pernetta a gente del genere di guidare l’auto: dal fatto che non si sia minimamente resa conto dei divieti, e dalla manovra effettuata, si capisce come a questa signora la patente divrebbe essere ritirata o, almeno, non rinnovata alla scadenza. Invece, siamo in Italia, quindi…

  2. Visto e rivisto il video.
    La manovra della signora sarebbe stata da mani nei capelli anche in condizioni normali e a strade aperte.
    Forse, dicendo non lo sapevo la signora di riferiva al codice della strada…

  3. Tipico esempio di Non sono andato, non solo non ha visto nessuna delle staccionate dove ne limitavano la circolazione così come i manifesti ma ha dimostrato che non le importa niente, immagino che sia andata sicuramente al cellulare e di fretta e distratta volendo solo arrivare velocemente da nessuna parte … ecco come guida l’80% degli italiani … disastro e vergogna, si spera che ritirino la patente

  4. Negli anni passati una cosa simile ha portato anche lutti nel ciclismo: un nome su tutti, il campione del mondo 1970 (e vincitore del “Lombardia” 1969 proprio a Como) Jean-Pierre Monseré, nel 1971 ha perso la vita con la maglia iridata, investito da una vettura che aveva invaso il percorso durante una kermesse in Belgio. Non è la figura barbina ad essere importante ma la vita dei ciclisti. Chi è responsabile della sicurezza lo sia davvero. Una brutta brutta storia. Mi spiace davvero per i ciclisti che si sono fatti male…..

  5. Oltre alle responsabilità della signora, andrebbero indagate le responsabilità del Comune e della Polizia Locale che hanno fatto una “figuraccia” mondiale. Com’è stato possibile che una macchina si sia intromessa sul percorso e nessuno del personale della Locale se ne sia accorto e sia intervenuto?
    Spiace perché per colpa di pochi la figura “barbina” la faccia l’intera città.

  6. Non si può certo dire che l’Amministrazione sia fortunata. Essersi presa la briga di ospitare il Giro di Lombardia il giorno di Ferragosto con buona parte del personale delle Forze dell’Ordine in ferie, è stato un po’ arrischiato. Ma quello che è successo, è stato incredibile.
    Nel finale di una corsa di livello internazionale con decine di auto al seguito dei corridori, i motociclisti della Polizia Stradale, quelli per le riprese dei primi piani dei campioni, gli elicotteri e i tifosi a bordo strade, esiste pure chi non si accorge di nulla. Invade la carreggiata, svolta a sinistra senza mettere la freccia e si fa bellamente tamponare da uno dei corridori delle prime posizioni. Per fortuna non è successo niente. Il ciclista caduto si è rialzato ed è arrivato sano e salvo senza perdere posizioni. D’accordo con qualche doloretto e sacramentando non poco ma sano e salxo..
    I telecronisti continuano a ripetere che nessuno crede a quello che la signora continua a dichiarare, cioè: “non ne sapevo nulla della corsa”. Io ci credo. Non è possibile pensare a complotti di qualche “immigrato” che le ha fatto il gesto di “venga avanti dotto’ ”. Non è possibile neppure che una signora così distinta possa dire che se ne frega della corsa! È più plausibile, povera signora, che semplicemente nella confusione non ci ha capito niente e si è fatta prendere dal panico! Capita a tutti di vivere momenti dove è meglio non esserci. Povera signora…….e povero ciclista ovviamente!

  7. Se non ricordo male il sindacato era contro questo evento mondiale importante fondamentale per gli sportivi. Episodio inaccettabile ennesimo in quel di Como

  8. Infatti, come al solito la “capacità” di “mettere in sicurezza” i perimetri lascia molto a desiderare e per fortuna, che con il “virus imperante” c’era meno ressa degli altri anni.

  9. Avrà parcheggiato nello spiazzo a 200m più in su (quello sul curvone) ed è andata a riprendere l’auto credendo non passasse nessuno. In quel tratto di 2/300 metri non ci sono transenne né vigili, non ce ne sarebbe motivo…almeno fino ad oggi…
    STORDITA!

  10. Non lo sapevo…..stessa frase di quella disgraziata che ha rovinato per sempre la vita del giovane corridore olandese lo scorso Ottobre ad Asso. Tutto era chiuso e questa si butta un strada ? Incredibile e scandaloso.

  11. Ps È saltato il commento con Gio (Battistuzzi) Poi #ILombardia dovrà spiegare cosa ci faceva una macchina nel percorso di gara. Fortunatamente #Schachmann non si è fatto troppo male….
    E la Signora non ha preso un infarto…
    Davide Fent

  12. Buonasera,
    Se non si chiude la Valeria con transenne e Personale giuridicamente attrezzato del Comune, può capitare. Poi la signora mi sembra anziana, è da 40 anni che seguo il Lombardia, non tutti sempre sanno che c’ è o cosa sia. Ci siamo detti con Gio Battistuzzi, noto giornalista e scrittore <> spieghino chi in questi giorni ha fatto solite conferenze e sfilate del perché li c’ era un varco. Poi è Ferragosto, una signora anziana va a pensare che fanno una gara ciclistica professionista. Poteva purtroppo andare peggio, per tutti e due. Attendiamo risposte, se avranno l’ educazione di rispondere dal Comune. Da tempo che nessuno risponde a molte domande.
    Buon Ferragosto. Cordiali Saluti.
    Davide Fent

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