È partita questa mattina, venerdì 5 settembre a Villa d’Este, la cinquantunesima edizione dell’esclusivo Forum Teha di Cernobbio, intitolata “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”. L’appuntamento, ormai storico, riunisce fino a domenica 7 settembre esponenti della politica, dell’economia, delle istituzioni e dell’imprenditoria mondiale, con l’obiettivo di offrire alla classe dirigente italiana e internazionale un’occasione di confronto sugli scenari globali e sulle prospettive future.
A inaugurare i lavori è stato Valerio De Molli, managing partner e amministratore delegato di The European House – Ambrosetti, che ha posto al centro del suo discorso il tema delle competenze e dei giovani, considerati la risorsa strategica decisiva per affrontare le sfide del domani.
“I protagonisti del mondo di domani”
“Vogliamo affrontare il tema delle competenze e dei giovani, che saranno i protagonisti del mondo di domani”, dichiara De Molli, sottolineando come i cambiamenti demografici, la povertà educativa e la fuga di talenti rappresentino sfide cruciali per l’Italia e l’Europa.
Il discorso di apertura ha toccato i principali nodi geopolitici ed economici, dal conflitto russo-ucraino alle tensioni commerciali con gli Stati Uniti, fino alle trasformazioni interne dell’Unione Europea. Tuttavia, De Molli ha scelto di concentrare l’attenzione su una prospettiva di lungo periodo: “Investire nella formazione del capitale umano rappresenta la leva decisiva per garantire la stabilità dei sistemi economici e offrire alle nuove generazioni un futuro prospero”.
I dati presentati delineano un quadro complesso: l’Italia è il Paese europeo con il più basso tasso di natalità, con appena 370 mila nascite, e con un livello di dispersione scolastica ancora elevato (408 mila giovani hanno abbandonato gli studi prima della maturità). A preoccupare, inoltre, è la condizione dei Neet: 1,4 milioni di ragazzi tra i 15 e i 29 anni non studiano né lavorano, un dato che colloca l’Italia tra i Paesi peggiori dell’Unione Europea.
Nel suo intervento, De Molli richiama le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “L’abbandono scolastico apre la strada alla povertà educativa, all’emarginazione sociale e, nei casi più gravi, al coinvolgimento dei minori in attività illegali o sotto il controllo di ambienti criminali”.
“Rispetto è la parola chiave del 2025”
De Molli rilancia la proposta avanzata da Enrico Letta nel report “Much More Than a Market”, secondo cui l’Unione Europea dovrebbe riconoscere una “quinta libertà”: quella del capitale umano, inteso come insieme di competenze, conoscenza, istruzione, ricerca e innovazione.
“Rispetto è la parola chiave del 2025”, ha concluso De Molli, richiamando l’urgenza di valorizzare le aspirazioni dei giovani e il ruolo di insegnanti, famiglie, imprese e istituzioni. “Fate presto”, esorta, invitando la classe dirigente presente a farsi carico della responsabilità di costruire un futuro migliore.
Le parole di Zelensky
Un momento di particolare rilievo è stato il successivo video collegamento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha ringraziato l’Italia per il sostegno a Kiev e ha sottolineato il ruolo cruciale della cooperazione europea nella difesa comune. “È tempo di costruire una nuova rete di produzione della difesa in Europa, moderna e condivisa”, afferma, invitando anche l’Italia a partecipare ai progetti di produzione congiunta già avviati in Danimarca.
Zelensky ha rimarcato l’urgenza di rafforzare i sistemi di difesa aerea contro missili e droni russi, ribadendo la centralità della cooperazione transatlantica. Richiama inoltre l’attenzione sul legame tra sicurezza e sviluppo economico, ricordando come la ricostruzione dell’Ucraina, sostenuta anche dall’Italia, rappresenti un’opportunità per l’intera Europa: “Ricostruire l’Ucraina dovrebbe dare crescita e avanzamento a tutti i paesi europei”.