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Guerra Forza Italia-Fratelli d’Italia: Csu senza presidente da 4 mesi (con mini-beffa sui posti blu)

Una poltrona vacante agita in particolare Forza Italia e Fratelli d’Italia a Como. Trattasi nello specifico di quella del presidente di Como Servizi Urbani, il braccio operativo di Palazzo Cernezzi in settori cruciali quali parcheggi blu, autosili, impianti sportivi e porti.

Piscina Sinigaglia – Ph: csusrl.it

La stanza dei bottoni della società manca della sua carica più alta dalla fine dello scorso luglio, quando l’allora presidente Livia Cioffi (area Forza Italia) lasciò Csu per fare ingresso nella giunta Landriscina. Sono trascorso quattro mesi pieni da quel momento, eppure – pur al netto dei rallentamenti un po’ su tutto ingenerati dall’emergenza sanitaria – il Comune non ha mai indicato il successore. Ma non è pura dimenticanza: sotto la quieta superficie si sta consumando una battaglia a gomitate-alleate tra Forza Italia e Fratelli d’Italia.

I berlusconiani capitanati, almeno per ora, dal presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi e – sul campo – dal segretario Mauro Caprani, rivendicano la continuità politica della nomina, dunque chiedono che la presidenza tocchi ancora a loro. Due i nomi circolati nelle stanze azzurre in queste settimane: Andrea Bernasconi e Renato Acquistapace. Ma quella che pareva una semplice facoltà di scelta tra due tinte d’azzurro in capo al sindaco Landriscina, è invece diventata terreno di scontro aspro con il partito di Giorgia Meloni.

Dai Fratelli, infatti, è arrivato uno stop secco, facendo pesare l’ingrossamento del gruppo consiliare in questi anni (ora a 6 componenti, il più “pesante” dell’aula) a fronte di una sottorappresentazione nelle società partecipate dal Comune. Indi per cui, ecco il braccio di ferro con i forzisti, a oggi apparentemente ancora lontano da una soluzione. E intanto Csu resta senza presidente (qui sotto, il neodirettore generale Angelo Pozzoni).

Peraltro, in questa partita tutta politica si inserisce anche una questione tecnica (ri)emersa con i rinnovi degli abbonamenti ai parcheggi blu (soprattutto) e gialli, avvenuti da poco. Al netto di qualche vaga promessa sin dai tempi della prima ondata del virus, quando la giunta rese gratuiti tutti i posteggi blu di Csu tra il 14 marzo e il 17 maggio, per i residenti abbonati (173 euro all’anno) si consumò una piccola beffa avendo già pagato l’intera cifra senza aver potuto usufruire di alcuno sconto (per due mesi, circa 30 euro).

Qualche ipotesi di “risarcimento” era emersa nel corso dei mesi (dal prolungamento gratuito della validità degli abbonamenti per 60 giorni più del consueto, di fatto opzione già decaduta con i rinnovi regolari per il 2020, fino alla compensazione economica), ma a oggi nulla è accaduto.

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2 Commenti

  1. C’è solo un modo per agitare la maggioranza di centrodestra in Comune. È discutere sulle nomine nelle società partecipate. Non solo si agitano, ci si incazzano pure. Non sono preoccupati per il progetto abortito n Ticosa o per la sistemazione dei giardini a lago rinviata al 2023 o per lo stato in cui versa il patrimonio comunale ma per la nomina a Presidente del CSU, il sommo sacerdote delle strisce blu. Evidentemente è un asset strategico per loro molto importante. Ognuno ha la sua dimensione. Cosa vogliamo farci.
    L’aspetto più paradossale, però, non è questo. FdI ne fa una questione di numero di rappresentanti in Consiglio Comunale. FdI ne ha sei. Ma gli eletti in FdI non erano tre? E gli altri tre da dove sono usciti? Hanno cambiato casacca in corso d’opera. Anche lo Splendido Assessore al Patrimonio, fulgido esempio di efficienza amministrativa, ha cambiato casacca. E con lui facciamo sette. Questa è la dimostrazione che purtroppo in politica il “quanto” è più importante del “cosa”: per intenderci, sono tanti ma sono poca cosa! ?

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