Mai come in questi giorni Villa Olmo si presenta nei suoi due volti contrastanti: bellissima e fiorita come non mai da un lato, ancora tristemente recintata e abbandonata in alcune zone tutt’altro che nascoste, vedi le serre in attesa di un recupero che non arriva mai.
Le speranze, ora, poggiano sugli 8,8 milioni ottenuti dal Comune di Como a fine 2021 per completare il recupero della dimora anche internamente. I fondi sono stati garantiti a Palazzo Cernezzi nell’ambito del Piano nazionale per la rigenerazione urbana.
Entrando nei dettagli, sono cinque gli interventi proposti dall’amministrazione, che verranno finanziati anche con altri 900mila euro integrativi sempre di Fondazione Cariplo, più un altro milione e mezzo circa di risorse proprie.
Per rendere finalmente agibile tutti i piani di Villa Olmo – non soltanto messa a norma e restauro ma anche eliminazione della barriere architettoniche – è stato stimato un investimento di 6 milioni di euro. Grande l’investimento destinato al ristorante, finora mai riaperto: sono previsti quasi 2 milioni. Altri interventi serviranno sul Casino Sud, un tempo usato come alloggio comunale per il custode, dove è prevista l’apertura del futuro bookshop. In questo caso, 443mila euro i fondi previsti.
Per il recupero della fontana, delle statue e del cosiddetto “tempietto dell’amore”, nel parco retrostante la villa, sono previsti 166mila euro. Infine, gli ultimi 206mila euro serviranno per la creazione e messa in sicurezza di percorsi nella zona delle vasche.
Resta poi il nodo eterno delle serre di Villa Olmo, raggiungibili attraverso il Ponte della Conoscenza ma ancora in uno stato di degrado e abbandono. Il famoso “altro volto” di Villa Olmo, insomma. Ma qui l’assessore alle Opere pubbliche, Pierangelo Gervasoni, rassicura: “Abbiamo già previsto uno stanziamento di 100mila euro per il progetto di fattibilità, e altri 800mila euro di Fondazione Cariplo per il recupero completo. Per dare il via all’iter serve l’approvazione del prossimo bilancio, ma entro quest’anno confido che avvieremo gli interventi”.
Dopo 8 anni di nulla, non sarebbe male in effetti.