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I Fridays For Future manifestano fuori dal Comune: “Bus più economici, nuove corse anche di notte, trasporti garantiti”

Nonostante il numero ridotto di partecipanti, i Fridays For Future non hanno desistito e hanno manifestato, questa mattina, davanti al Comune di Como. L’appuntamento era stato dato sui social nei giorni scorsi.

“Eravamo una decina – racconta Ludovica, una delle giovani presenti – C’erano decisamente più poliziotti. Ma ci ha fatto piacere che molte persone si siano fermate per farci domande e scambiare opinioni. Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sul clima e sul tema trasporti”.  E proprio sulla possibilità di muoversi in maniera più economica si sono concentrati i discorsi dei giovani ambientalisti.

“Chiediamo ad Asf nuove corse, anche notturne e l’abbassamento dei prezzi come è stato fatto in molte altre città d’Italia, soprattutto per gli studenti. Chiediamo anche che il Comune di Como si assuma le proprie responsabilità per quello che non ha fatto in questi anni: garantire il trasporto pubblico in città”, spiegano i manifestanti.

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8 Commenti

  1. Un’Amministrazione che ha inserito nel proprio programma elettorale 1000parcheggi, ha già fatto una scelta di campo. Più parcheggi, più auto; più auto, meno spazio al trasporto pubblico; meno spazio al trasporto pubblico, più traffico; più traffico più inquinamento. A Rapinese Sindaco del sit-in di 10ragazzi non “gliene po’ frega’ de’ meno”! Il sit-in non serve a nulla. Un umile suggerimento. Recuperate la sintesi del tavolo sulla mobilità di Minghetti/Patelli/Cosenza, i bus elettrici che transitano intorno alle mura, i parcheggi posti fuori della città. Recuperate le idee di Sacconi e Lombardi (Lista Rapinese) sull’uso dei raider per eliminare i furgoni in centro. Recuperate il progetto per la ricarica delle auto elettriche messo a punto dalla Giunta Landriscina e lettera morta per Rapinese Sindaco. Incalzate la politica con convegni, incontri pubblici e domande: costringete le forze politiche a esprimere qual è la loro idea di città sostenibile. Dei sit-in non frega niente neppure alla Digos. Si prende solo freddo!

    1. Son d’accordo sull’ inutilità dei sit in, però sta cosa degli incontri pubblici (non ce ne sono mai abbastanza, ma ci sono) per costringere le forze politiche… ecco, come le possiamo costringere? Sinceramente, io vedo un grosso problema, forse insormontabile: il culto dell’auto privata e del parcheggio a un passo da qualsiasi cosa si voglia raggiungere. Insomma, disincentivare l’uso delle auto rimane ad oggi una scelta (vergognosamente) impopolare

  2. “Chiediamo ad Asf nuove corse, anche notturne” su questo punto sono d’accordo, un pò meno se si parla di prezzi. Credo che quest’ultimi vadano rapportati alla qualità del servizio, alla sicurezza e alla “decenza” dei mezzi. Il trasporto pubblico non deve diventare una voragine del debito pubblico, il prezzo del biglietto dovrebbe garantire almeno i costi di gestione.

    1. Sinceramente non ho idea dei numeri e della fattibilità, ma per principio io ai residenti farei pagare una tassa comunale (sul reddito) a favore del trasporto locale gratuito. I biglietti singoli posso costare anche quello che costano, o anche qualcosa di più, per chi viene da fuori

    2. No, i trasporti pubblici devono essere un servizio e non mezzi di profitto. Solo in Lombardia siamo contenti di ingrassare il privato con la sanità e i trasporti e di far la fila.

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