Ormai è passato quasi un mese dal primo gennaio, data spartiacque, almeno sul confine per i cossidetti frontalieri della spesa, e non si placano le discussioni sulle conseguenze per l’abbassamento della franchigia oltre cui si paga l’Iva sugli acquisti. Prima l’imposta alla dogana si pagava con una spesa di 300 franchi; dal primo giorno del 2025, invece, la soglia si è abbassata a 150.
E qualcosa sembra in effetti già essere in una fase di cambiamento. Nell’infinito dibattito che si è aperto, tra le diverse opinioni, anche quella di un deputato ticinese dell’UDC, Alain Buhler che – sulle pagine del Mattino on line (il settimanale della Lega dei Ticinesi) – spiega come sia una norma facilmente “aggirabile”. “Basta portarsi qualcuno a fare la spesa”. Ovvero più membri della famiglia su una vettura, riunite per andare a comprare oltreconfine e poter dunque innalzare la cifra della spesa.
Una battuta forse che invece è già realtà. A segnalare questa tendenza messa in essere per spremere tutto ciò che consente la legge è infatti Nadia Passalacqua, portavoce per la Svizzera italiana dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) che sulla Rsi ha proprio segnalato come si “constati la presenza di più persone a bordo del veicolo per poter usufruire della franchigia, come nucleo familiare”.
Per ora invece, nonostante le possibili conseguenze paventate non si registra un incremento delle code di auto in dogana. Dunque attualmente non è stato segnalato un incremento dei viaggi settimanali per fare la spesa.
Questa la pratica ad oggi nei valichi svizzeri. Nella teoria invece continua a far discutere l’intervento del Ceo del Gruppo Migros, Mario Irminger, ovvero il potentissimo manager della più grande catena di supermercati svizzeri. Fu lui, rivela tramite un’intervista ai giornali del grppo CH Media a dire come l’esenzione dell’Iva più giusta sarebbe dovuto arrivare al massimo fino 50 franchi di spesa in Italia.
Contrari, tra i tanti, l’ex sindaco di Chiasso Moreno Colombo, o l’attivissimo consigliere comunale del lega a Mendrisio, sempre attento ai temi di confine Massimiliano Robbiani.