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I giudici fanno a pezzi l’argomento forte di Rapinese contro il Luna Park: “Il progetto per Muggiò? Non esisteva”

Non c’è soltanto l‘accoglimento del ricorso del Luna Park nella sentenza dei giudici del Tar della Lombardia che potrebbe riportare le giostre a Muggiò la prossima Pasqua. Le parole messe nero su bianco dai giudici da un lato rivelano il nome della società che ha fatto a Palazzo Cernezzi una proposta da 39 milioni di euro per realizzare le nuove piscine e il nuovo palazzetto dello sport nell’area; dall’altro, però, viene fatta a pezzi la solidità reale di quell’argomento, almeno nel momento in cui la giunta decideva di restringere la superficie per le giostre da 28mila metri quadrati a poco meno di 5mila. In quelle settimane, al netto di volontà e proposte generiche, di tangibile, per un progetto polisportivo a Muggiò, c’era pressoché nulla. Il che ovviamente non significa che nuove piscine e nuove palestre non arriveranno davvero: la volontà di privati e amministrazione pare esserci. Ma quello che conta qui è il quadro della scorsa primavera.

Scrivono i giudici che, per l’area di Muggiò, il 22 novembre 2023 all’amministrazione comunale era arrivata una comunicazione “proveniente dalla società City Green Light, con cui la stessa auspica che la propria manifestazione di interesse possa condurre alla presentazione di una proposta fattibile e di pubblico interesse”. Poi, in data 7 maggio 2024, la società stessa fa un passo avanti e – riporta sempre il Collegio – “intende presentare una proposta di locazione finanziaria in costruendo”, con lo scopo di “fornire a Codesta Amministrazione le informazioni preliminari i cui dettagli saranno esplicitati nella Proposta che vi sarà presentata…”. Insomma si parla ancora al futuro.

Esattamente una settimana dopo, però, cioè il 14 maggio 2024, quelle prime informazioni diventano l’ossatura di un comunicato ufficiale del Comune di Como. Il seguente: “L’amministrazione ha ricevuto in data 7 maggio 2024 da una primaria ESCo (Energy Service Company) un’istanza preliminare finalizzata alla presentazione di una successiva proposta di partenariato pubblico-privato avente a oggetto la realizzazione, il finanziamento, la gestione, la manutenzione ordinaria e straordinaria di un nuovo centro natatorio e un nuovo palazzetto dello sport. L’Istanza contiene un master plan progettuale e una stima di investimento complessivo di circa 39 milioni di euro con relativo quadro economico generale”.

Ma ciò che rimarcano ancora i giudici del Tar nero su bianco è che “la risposta del Comune alle dette comunicazioni (di City Green Light, ndr), affidata al Direttore del Settore Opere Pubbliche del Comune di Como del 22 giugno 2024, appunto con riferimento all’istanza della predetta società City Green Light, chiarisce che al fine di poter mettere l’Amministrazione Comunale nelle condizioni di potersi esprimere in ordine al pubblico interesse della proposta formulata, è necessario che procediate al deposito del progetto di fattibilità tecnico ed economica (PFTE) della proposta di partenariato pubblico privato (PPP) completo di tutti gli elaborati ai sensi del nuovo codice dei contratti D.Lgs. n. 36/2023“.

Insomma, a distanza di mesi dalla delibera di giunta del marzo 2023 con cui il Luna Park era stato sostanzialmente “cacciato” per far posto al progetto di piscine e palazzetto, quello stesso progetto era ancora in una fase assolutamente embrionale. Tanto è vero che nella sentenza del Tar con cui è stato accolto il ricorso dei giostrai, si legge ancora: “Né convince l’affermazione del resistente (il Comune di Como, ndr) per cui la sentenza di annullamento non arrecherebbe ai ricorrenti (i giostrai, ndr) alcuna utilità, a causa, vuoi dell’avvio dei lavori finalizzati alla realizzazione del nuovo Centro Polisportivo di Muggiò, vuoi del mancato avvio del procedimento di revisione delle aree disponibili ad ospitare gli spettacoli viaggianti”.

“Sul primo punto – si legge – giova notare come, dalla documentazione versata in atti di causa dallo stesso resistente, emerga che, sia al momento dell’adozione del deliberato oggetto di contestazione in via principale, che all’attualità, non risultino lavori in corso, sull’area in questione, in attuazione di una qualche operazione di partenariato pubblico-privato, come tali impeditivi dello svolgimento del Luna Park; del resto, come agevolmente ricavabile dalla comunicazione del Direttore del Settore OOPP del Comune di Como del 22 giugno 2024, citata poc’anzi, l’Amministrazione Comunale non è stata ancora posta «nelle condizioni di potersi esprimere in ordine al pubblico interesse della proposta formulata», non essendo stato ancora depositato il progetto di fattibilità tecnico ed economica della proposta di partenariato pubblico-privato, completo di tutti gli elaborati previsti dal Codice dei contratti”.

Insomma, “nella sostanza non si comprendono le ragioni che hanno indotto il Comune a individuare l’area disponibile per lo spettacolo viaggiante, riducendola in termini così drastici rispetto al passato. E, ciò tenuto conto che, da un lato, la stessa delibera fa riferimento in termini soltanto ipotetici e, comunque, generici, ad un riordino del comparto e, dall’altro, che la destinazione urbanistica dell’area (come area destinata a “centri ed impianti sportivi e ricreativi”) non è di per sé preclusiva della destinazione della stessa per lo spettacolo viaggiante”.

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37 Commenti

  1. Non dimentichiamo i pensionati cacciati dalla bocciofila per far posto alla sala delle monete romane ritrovate non ricordo più dove: ma come si fa a credere a simili bufale? Naturalmente nessun lavoro risulta essere in corso al Museo mentre la bocciofila e i giardini lì accanto versano in stato di abbandono.

  2. Spero che adesso chi di dovere inizi a calcolare il danno erariale causato dal mancato incasso degli oneri di occupazione di suolo pubblico non percepiti dal comune, immagino che i giostrai non pagassero poco per occupare l’area di Muggiò. Ricordo che sono soldi di tutti noi cittadini. E chi paga le spese legali? Che danno ha causato a noi cittadini in termini economici questa vicenda?
    Credo che dopo questi 2 anni di nulla assoluto, i danni che questa amministrazione sta continuando a fare, la rottura del tessuto sociale, il comportamento arrogante ed evidentemente incompetente, il Sig. Sindaco farebbe miglior figura a dimettersi, per il bene di tutti

  3. Al di là della pietosa vicenda sull’allontanamento dei giostrai, mi sorge una domanda: City Green Light, “primaria ESCo”, ha le competenze per presentare un progetto come quello che ci si aspetta per la cittadella dello sport a Como?
    A giudicare dai contenuti del sito (https://citygreenlight.com/) sembra occuparsi più che altro di efficientamento energetico.
    A Como mi sembra si stia occupando della sostituzione delle lampade a ioduri dei lampioni con nuove lampade a LED.

  4. Noi agricoltori Cacciari dal mercato adesso rapinese deve fare i conti con il consiglio di stato e il presidente Mattarella non ci arrendiamo . Questo sindaco se ne deve andare e in fretta

    1. La maggio parte dei cittadini di Como sostiene la vostra lotta. Speriamo che anche in questo caso il sindaco si prenda quel che si merita per la sua arroganza.

  5. È il secondo ricorso al Tar perso dal comune e ora arriverà il terzo per il pontile di Sant’Agostino e il pontile non a norma all’imbocco del porto della navigazione.

  6. Oh ma quanto è bravo Anzaldo che lo consiglia. Mi sembra l’Azzeccagarbugli di Manzoniana memoria, anzi ha lo stesso spessore di uno dei polli che li portavano come parcella

  7. Vergognoso che i cittadini e il loro rappresentante non possano decidere il destino di un area pubblica. Purtroppo le leggi italiane lasciano spazio a questi giudici che vogliono decidere al posto nostro.

    1. Vergognoso che un sindaco pensi di poter decidere tutto lui infischiandosene di tutto e tutti. Ben vengano i giudici che gli ricordano che non può fare il bambino capriccioso.

  8. Al di la delle facili e attese battute che il Sindaco e la sua giunta si meriterebbero, c’è un punto nodale che rende la faccenda tremendamente seria e delicata e potete trovarla in questo passaggio dove il giudice scrive:
    “nella sostanza non si comprendono le ragioni che hanno indotto il Comune a individuare l’area disponibile per lo spettacolo viaggiante, riducendola in termini così drastici rispetto al passato. E, ciò tenuto conto che, da un lato, la stessa delibera fa riferimento in termini soltanto ipotetici e, comunque, generici, ad un riordino del comparto e, dall’altro, che la destinazione urbanistica dell’area (come area destinata a “centri ed impianti sportivi e ricreativi”) non è di per sé preclusiva della destinazione della stessa per lo spettacolo viaggiante”.

    Cioè….aver impacchettato un procedimento che va contro lo stesso regolamento comunale al fine di cacciare i gestori del Luna Park giustificando l’azione con una vaga dichiarazione dell’imminente progetto di riqualificazione dell’area (progetto peraltro inesistente)!!!

    Credo che il Sindaco e Dirigente di Settore dovrebbero trarre le dovute conseguenze delle loro azioni e dimettersi immediatamente!!

    1. Il fatto che non capiscano quello che dicono (tra di loro), e quindi quello che fanno (sempre loro ma a loro incolpevole insaputa), non basta a mandarli a casa. Sono, come altri amministatori, parlamentari, rappresentanti dello Stato, quello che leggiamo.
      Oggi leggo che i treni non vanno….. nel 2024: forse c’è un pirla incapace al ministero.

  9. Da tempo immemore, a spare balle e vaccate ha sempre premiato lo sparatore.
    Vien da domandarsi se ad essere onesti si sia, in automatico, dei pirla.
    Io ho la (mia) risposta, la vostra qual è?

  10. Ora una bella causa civile per danni fatta dai giostrai al comune di Como.
    Un bel risarcimento intorno ai 10 milioni di euro che tiene conto dei mancati guadagni e dei danni subiti, sarebbe la ciliegina sulla torta per Rapinese, peccato ch non li pagherebbe lui.

  11. Le ragioni sono il delirio di onnipotenza e l’arroganza del sindaco, circondato da yes men.
    Ha preso una decisione basata su antipatie, trucchetti, dispetti.
    Fra poco crolla tutto

  12. Consiglieri Comunali che vi siete ingabolati in questa avventura: isolatelo, dimettetevi. Bastano 9 dimissioni per farlo cadere. Non legate il vostro nome alle sciagure su Como che conseguiranno alle menzogne, alla sconsideratezza, alla superficialità, al protagonismo con cui questa persona si beffa di cittadini, istituzioni e lavoratori. Legate il vostro nome all’opera di deposizione di questo dispotico schizofrenico. Voi che lo avete sostenuto fategli arrivare il vostro dissenso. Errare humanum est, sed perseverare diabolicum.

      1. i consiglieri comunali prendono un gettone di presenza per ogni consiglio comunale in cui sono presenti. ben altri gli stipendi di assessori,sindaco,vicesindaco e presidente del consiglio. c’è una pagina del sito del Comune dove vengono pubblicati gli stipendi.
        https://www.comune.como.it/it/comune/amministrazione-trasparente/organizzazione/organi-di-indirizzo-politico-amministrativo/titolari-di-incarichi-politici-di-amministrazione-di-direzione-o-di-governo/compensi/

  13. Ma tra tutti gli avvocati che ai siedono in consiglio (compreso la spalla del Sindaco il presidente del c.c.) è possibile che non ce ne sia uno in grado di leggere e capire che ogni tanto è meglio lasciare perdere piuttosto che incaponirsi?
    Rapinese adesso vedi di pagare le spese che i cittadini sono stufi di sopportare le tue disavventure nei tribunali

    1. Un avvocato-assessore che si è opposto al Superman, l’ha cacciato…gli altri stanno tutti zitti…
      Qualcuno può pubblicare quanto hanno incassato, fino adesso i Consiglieri e Assessori della maggioranza?

  14. Non solo luna park e produttori locali cacciati ben prima del bando, ma lo stesso è successo anche con villa Geno. E’ evidente che Rapinese sta agendo in base alle sue personali simpatie forte del fatto che le spese processuali non le paga lui. Como nuoto intanto ringrazia.

    E visti gli insuccessi che sta inanellando nei vari ricorsi, tremo già al pensiero di come finirà la vicenda di Civiglio con la proprietaria del terreno franato.

  15. Ma lui è tranquillo, l’immobiliarista dalla barba rossa, venderà tutto ai fratelli Hartono, e fa un pacchetto unico, Politeama, scuole dismesse ed area sportiva di Muggiò al completo (piscina ed ex palazzetto)…..

  16. Stesso discorso vale per i produttori locali, cacciati dal padiglione del mercato nonostante dei lavori e del bando per il rilascio delle nuove concessioni non ci sia ad oggi alcuna traccia.

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