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Il Lago di Como e un pezzo segreto di paradiso: sette abitanti, 52 case e una grandiosa osteria

Un piccolo angolo di paradiso, nascosto tra il monte Generoso e la Valle Intelvi, forse destinato un giorno a scomparire, ma, per il momento, ancora vissuto da pochi ‘residenti-resistenti’ e molto frequentato dai camminatori che dalla città vanno alla ricerca di un po’ di tranquillità per immergersi nella natura.

Stiamo parlando di Erbonne, piccola, anzi piccolissima, località di Centro Valle Intelvi, a pochi chilometri dalla Svizzera, costituita da 52 edifici e dove vivono solamente sette abitanti (sì, cari lettori, non avete letto male).

Erbonne si trova a 940 metri di altitudine e porta i segni di una storia millenaria: negli anni infatti sono stati ritrovati numerosi strumenti in selce lavorata risalenti al VI millennio Avanti Cristo, tracce di bivacchi risalenti all’epoca mesolitica e frammenti di ceramica che, insieme ad un’ascia di bronzo, hanno avuto una collocazione tra la fine dell’Età del Bronzo e l’VIII secolo. Alla seconda Età del Ferro sono poi attribuibili una tomba contenente due vasetti, una moneta romana e due anellini in bronzo.

Il borgo non è difficile da raggiungere, almeno dal 2005, da quando il ponte asfaltato permette ai veicoli di passare. Al contrario, prima non esisteva alcuna strada e i residenti, per potersi spostare dal paese, dovevano districarsi tra i sentieri per raggiungere la Svizzera, a poche centinaia di metri, o Casasco (il borgo della Valle Intelvi più vicino). Passeggiando per i ciottolati si può sentire l’eco di un passato che non esiste più, accompagnato dal muggito di qualche mucca o dalla parlata locale degli ultimissimi residenti rimasti e dove dialetto è un misto tra quello comasco e quello ticinese.

Il piccolo borgo è famoso non solo per la sua tranquillità, ma anche per il contrabbando, fenomeno che dilagò mezzo secolo fa su tutto il territorio intelvese. Erbonne fu un punto nevralgico, essendo zona di confine, e al suo interno venne costruita una piccola caserma della Guardia di Finanza per catturare gli “sfrusaduur” (come vengono chiamati nel dialetto locale i contrabbandieri o spalloni) oggi trasformata in un museo.

Oggi di tutto questo non rimangono che i ricordi e qualche vecchio testimone di un piccolo paese di montagna, travolto dalla modernità e dal tempo tiranno.

Nella bella stagione, però, in tanti salgono a Erbonne anche solo per gustare gli ottimi piatti tipici dell’Osteria del Valico in un’atmosfera unica.

Per godere appieno di una natura incontaminata si può infine approfittare dei numerosi sentieri da trekking che partono dal borgo, magari andando a visitare anche la celebre Caverna detta “Buco della Volpe”. Per questo e altri articoli, segui ComoZero su facebook.

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35 Commenti

    1. Per salire a Erbonne bisogna partire da Argegno, raggiungibile da Como in corriera o in battello. Poi, però, temo che mezzi pubblici non ce ne siano.

  1. Ci siamo stati qualche anno fa e abbiamo attraversato il ponte di confine per la Svizzera. Erbonne luogo tranquillissimo in mezzo alle montagne. Da vedere

  2. Erbonne deliziosa località con un ottimo rifacimento della pavimentazione in petra locale nel nucleo , è un vero peccato però che questa chicca sia sovente utilizzata come parcheggio .

  3. Ciao, io abito in Svizzera e con mia moglie e amici ci siamo recati ad Erbonne l’anno dopo l’apertura del ponte sul fiume Breggia.
    Un paesino come nelle vecchie favole.
    Un ambiente che ti riporta indietro nel tempo.
    Andateci, ne vale la pena.

    1. Io ci andrei e come si fa per la spesa e quello che occorre come negozio di merceria o di frutta e verdura?? C’è un supermercato??
      O c’è un terreno da coltivare?
      Grazie

    1. Noi andavamo anni fa tra Casasco e erbonne c’è un recinto della comunità montana con griglie e stavamo la notte in tenda poi non mi ricordo il giorno giusto se giugno o luglio a erbonne fanno la festa del paese e la sera con pila accesa si andava su alla festa con musica e grigliata, polenta e brasato .

      1. Salve la festa solitamente si svolge il primo weekend di agosto con partecipazione di Scudelatte paesino che si trova in Svizzera gemellato con Erbonne raggiungibile in cammino di circa venti minuti passando il ponte di legno che delimita il confine.

        1. Grazie 1000 x le preziose informazioni. Io ci andavo da Dizzasco oltre 50 anni fa’ per i picnic estivi e a far funghi, coi nonni e gli zii. Ci torno molto volentieri

  4. Spero di avere l occasione e il tempo x raggiungere un luogo di tranquillità Liliana seguirò il tuo consiglio

  5. Buongiorno
    Se andate fino a Savogno(SO), abitanti 1, ed è raggiungibile solo a piedi con 2800 scalini o tramite un percorso attraverso la cascata dell’acqua fraggia.

  6. Post molto commovente

    Ma che poco interesserà

    A una politica assente da almeno

    Quarant’anni

    WFL ITALIA

  7. Non l’ho mai vista ma in un luogo tanto incantevole e fuori dal tempo io ci andrei a vivere…
    Erbonne…non dwve morire!!

      1. Arrivi a Como in treno poi prosegui con i Bus fino a Casasco D’Intelvi poi da Casasco puoi continuare a piedi sono circa Km.7,800 molto agevoli la percorrere, in alternativa ci puoi arrivare in macchina.

      2. In alternativa da Milano Centrale si può andare a chiasso con il regionale e da lì l’autobus, non tanto frequente, per arrivare a Scudellate. Da Scudellate si può arrivare ad erbonne con il ponte di legno sopracitato. Forse più corta ma meno panoramica rispetto a tragitto Como-argegno-casasco.

    1. son circa 70 km ma le strade son quel che sono soprattutto quella del kago. Nel caso, vai durante la settimana.PS: da Milano coi mezzi pubblici? lascerei perdere

  8. Mi sembra ieri quando qurant’anni fa ho visitato per la prima volta Erbonne, c’è qualcosa di strano, di particolare, odori, rumori, che non saprei bene descrivere ma che mi emoziona come qurant’anni fa!! Bellissimo!!
    Ci torno.

  9. Adoro Erbonne, abito in valle, ma vi assicuro che la strada esiste da ben prima del 2005. Ho 70 anni e ci vado in auto da sempre. Non so a quale ponte asfaltato vi riferiate, forse vi confondete col ponte pedonale che la unisce alla Svizzera col borgo di Scudellate. Sempre qualche imprecisione nei vs. articoli. Ciao pl

  10. Luogo stupendo ho66 anni ma da bimba avendo parenti a San Fedele ho un ricordo molto bello di questi luoghi meritevoli di essere visti e di trascorrere una indimenticabile giornata…….. Andate e non vi pentirete…… Sono posti incantati……. Liliana

    1. Leggendo tutte le info positive vien voglia di partire subito. Non potendomi muovermi in macchina qualcuno gentilmente può dirmi partendo da Milano in treno,che percorso fare? Grazie

  11. Una simile realtà geografica e culturale deve resistere ai cambiamenti moderni ed esistere per dare un monito alla posterità.

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