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Como, una foto, una città: la solidarietà infinita, la fatica negli ospedali, la voglia del dono

Un Banco davvero pieno di solidarietà. L’iniziativa “due doni in uno” registra infatti un pieno di partecipazione da parte di tanti comaschi, che hanno voluto fare un gesto di grande generosità.

Grazie alle donazioni raccolte a favore del Banco di Solidarietà di Como, nella giornata di ieri sono state consegnate 100 colombe pasquali agli operatori sanitari degli ospedali Sant’Anna e Valduce (foto qui sotto), che saranno distribuite a chi lavora “in prima linea” nei reparti covid-19 della città.

L’iniziativa “due doni in uno” prevedeva la possibilità di fare un regalo “da casa” agli operatori sanitari impegnati nell’emergenza sanitaria. A partire da sabato scorso, infatti, facendo una donazione di 15 € o più sul sito del Banco di Solidarietà, si faceva un dolce regalo a medici, infermieri e a tutto il personale sanitario impegnato nei reparti covid-19 degli ospedali di Como e, allo stesso tempo, si contribuiva ad aiutare le famiglie assistite dal Banco di Solidarietà.

Ne è nata, tra le altre, la foto qui sotto relativa al Sant’Anna, capace come poche di condensare molti aspetti dell’emergenza: la solidarietà, il lavoro in condizioni estreme degli operatori sanitari, la voglia di donare dei comaschi che non finisce mai.

“È bello pensare che con un gesto semplice come un dono, possiamo festeggiare insieme la Pasqua, anche se siamo distanti – dice la presidente del Banco, Sonia Bianchi – Le donazioni ricevute sono un grande abbraccio “virtuale” tra tanti: persone che hanno donato, operatori sanitari, famiglie e volontari del Banco. Grazie di cuore a chi ha donato e a chi continuerà a farlo, perché con il suo gesto assicura alle famiglie bisognose una Pasqua più serena”.

L’iniziativa rientra nella campagna “#avantituttainsieme”, pensata dal Banco al fine di sensibilizzare la cittadinanza sulla necessità di fare maggiore attenzione alle persone bisognose del territorio e di sostenere le iniziative di carità. La campagna continua ancora oggi: per ottimizzare le operazioni di approvvigionamento e consegna, chi vuole sostenere il Banco di Solidarietà di Como può fare una donazione, che sarà destinata all’acquisto di alimenti (soprattutto di quelli più “urgenti” come scatolame e olio) e al sostegno delle attività.

Ci sono diversi modi per fare una donazione:
tramite bonifico bancario sul c.c. IT 48 F 08430 10900 000000263469, tramite bollettino postale sul c.c. n.001011733134, tramite paypal o carta di credito sul sito del Banco di Solidarietà.

Tutte le informazioni sono disponibili su www.bdscomo.it/come-sostenerci/fondi.

E per chi non avesse la possibilità immediata di fare una donazione, ma volesse contribuire a sostenere il Banco di Solidarietà, può farlo in diversi modi: seguendo e diffondendo le iniziative che vengono pubblicate sui canali social dell’associazione (www.facebook.com/bds.como), inviando un messaggio di saluto o incoraggiamento a volontari e famiglie con l’hashtag “#avantituttainsieme”, oppure tramite una “azione per il futuro”, comunicandoci il suo impegno a donare in futuro quando l’emergenza sarà finita.

Le donazioni serviranno a sostenere le attività del Banco, che continuano anche in questo momento molto delicato. Quando l’emergenza è cominciata, il consiglio direttivo e i volontari hanno deciso insieme di non tirarsi indietro e di garantire la consegna del pacco viveri alle oltre 350 famiglie bisognose che ne beneficiavano, e che durante questo periodo di chiusura di aziende ed esercizi commerciali sarebbero state a rischio elevato di difficoltà economica e alimentare.

“In questo momento di emergenza sanitaria c’è un’altra emergenza da non sottovalutare, quella alimentare – afferma Sonia Bianchi -Il primo bisogno vitale di una famiglia è quello di potersi sostenere. A rischio sono centinaia di persone che già prima dell’emergenza facevano fatica a trovare lavoro, oppure ne avevano uno temporaneo, che con le chiusure si è interrotto. Queste persone spesso hanno una famiglia e dei figli a carico e sono in grande difficoltà nel procurarsi da mangiare. Perciò stiamo facendo il possibile per continuare a sostenere queste famiglie e continueremo a farlo con ancora più determinazione e impegno”.

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