Da uno dei gioielli del Lago di Como, Varenna, sulla sponda lecchese, giunge un altro allarme nerissimo sulle conseguenze pesanti del turismo di massa. In più, ecco affacciarsi l’ipotesi di un provvedimento forte: “Numero chiuso per le automobili”, dice il sindaco Mauro Manzoni in una lunga intervista concessa al Manifesto. E non è la sola notizia che viene dal paese-gioiello del Lario, poiché il primo cittadino – citando i riflessi ormai quasi insostenibili dell’overtourism sul piccolo borgo, sceso sotto il minimo storico dei 700 residenti, con soli 65 rimasti nel centro storico a causa dell’aumento esponenziale di case vacanza e b&b – rivela anche che “da fine anno cambieremo il sistema di raccolta proprio per l’alto numero di persone che arrivano in giornata e che hanno stravolto anche la raccolta con la popolazione residente ne soffre in termini di vivibilità”.
Tornando al tema del traffico, il sindaco Manzoni – che pure è contrario al numero chiuso per le persone o all’introduzione di ticket sul modello Venezia perché “la bellezza deve rimanere di tutti e non solo di chi ha i soldi” – ha spiegato la sua idea: “Le auto portano smog, inquinamento e rumore. Chi arriva in macchina a Varenna cerca parcheggio in un piccolo comune che ha una disponibilità limitata di posti auto e non vogliamo aggiungerne altri. Stiamo quindi studiando la possibilità di mettere un numero chiuso per le automobili”.
Infine, anche Varenna segnala il peso dei sociali nell’invasione del borgo: “Dopo la pandemia abbiamo interrotto la promozione turistica, ma i social fanno da amplificatore. Gli influencer hanno fatto conoscere Varenna nel mondo. Ora arrivano in massa inglesi, americani, australiani, russi, giapponesi”.
3 Commenti
50 anni fa ho fatto la tesi di laurea in architettura su Varenna e Fiumelatte.
Era decadente ma con un fascino incredibile con tutti quei gradini rilevati uno per uno ma con un senso di pace meraviglioso.
Sono passato recentemente ed ora è praticamente un nuovo paese ma ingolfato di persone che fanno selfie.
Quel fascino, ora non esiste più
Gentilissimo, se volesse ampliare il suo commento, saremmo lieti di leggerlo e certamente pubblicarlo. Nel caso, e certo senza impegno, può scrivere a redazionecomozero@gmail.com. All’attenzione di Davide Cantoni e Emanuele Caso.
Un caro saluto
Varenna è bellissima ma rappresenta una supereccezione perché è raggiungibile col treno da Milano in circa 1 ora!!!
È chiaro che arrivando in treno spendendo, tra l’altro, cifre ridicole rispetto alla Svizzera o alla GB c’è l’invasione anche perché poi i prezzi per bere qualcosa sono ridicoli rispetto a Londra, Ginevra etc…
Idem per mangiare.
Le ferrovie dovrebbero raddoppiare il costo del biglietto per i non residenti o triplicarlo così tra l’altro lo stato avrebbe molte più entrate. Idem per Venezia, Roma etc….
Ma tutto questo poi darebbe fastidio ai soliti 4 gatti che si stanno ingozzando di milioni e milioni da sempre