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Il cioccolatino d’oro di Stefano Camozzi porta Como in Arabia, tra alberghi extra lusso e armatori di yacht

Missione negli Emirati Arabi per Stefano Camozzi, il pasticcere comasco inventore del cioccolatino d’oro, pralina da 69 euro al pezzo. Dopo essere stato selezionato, lo scorso mese di giugno, dalla Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi, la sua proposta dolciaria è stata inserita in un progetto multi settoriale che punta ad introdurre prodotti Made in Italy nel mercato dell’intera Area del Golfo. E proprio in queste ore il pasticciere, insieme alla moglie, si trova ad Abu Dabi e sta rientrando in Italia dopo un tour organizzato per incontrare soggetti interessati e i referenti della Camera di Commercio con i quali si sta pianificando il futuro.

“Abbiamo avuto molti incontri interessanti, siamo soddisfatti – ci racconta – La nostra offerta, soprattutto il nostro cioccolatino d’oro, ha ricevuto apprezzamenti. Ha già suscitato l’interesse di un importante rivenditore della Giordania che tratta prodotti alimentari destinati agli alberghi extra lusso che qui esistono in gran numero”, dice Stefano. La prelibatezza che anche nell’area del Golfo stanno assaporando è il famoso “gold 23”, un cioccolatino ricoperto d’oro 23 carati  (qui la storia). Al suo interno una combinazione di cioccolato dell’Ecuador gran cru, tartufo bianco di Alba e sale rosa dell’Himalaya”. Un mix di gusti, studiati in laboratorio come un alchimista d’altri tempi.

Il costo, per certi versi proibitivo alle nostre latitudini, nei mercati arabi potrebbe non essere un ostacolo. Va ricordato che una singola pralina costa 69 euro, due si possono avere a 129 euro. Se poi si vuole esagerare c’è anche la scatola da 18 a 999 euro e quella da 10 a 599 euro.

“Si è dimostrato interessato anche un armatore di yatch super lusso. Insomma siamo contenti. Passo successivo, dopo aver spinto il prodotto il più possibile sarà poi quello di sbarcare a Dubai e negli altri territori ancora poco battuti”, conclude Camozzi che al rientro in Italia ha già in calendario diversi incontri on line con possibili compratori.

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5 Commenti

  1. L’invidia è il motore del mondo. Si deve solo essere straordinariamente grati all inventore di questo cioccolatino che se ha letto l’articolo bene, cosa che non sembra proprio, è il risultato di una ricerca e studio lunghissimo.
    Per finire la sua invidia non prende minimamente in considerazione che l’inventore del cioccolatino la cui ricetta è stata brevettata ha fatto tutto coi suoi soldi.
    Lei sarà il solito garantito a vita senza qualità.

    1. Bravissimo per carità ma è un cioccolatino alla fine. Poi nessuno di noi lo assaggerà mai e di quelli che se lo comprano scommetto a trovarne uno che dice che fa schifo con quello che costa! 🙂
      Complimenti a lui e ai soldi che si fa abbindolando gli arabi che ne hanno fin troppi.

  2. Sul fatto che ognuno i suoi soldi li spende come vuole non ci piove, ma un rocher da 69€ al pezzo fa parte del teatrino delle assurdità moderne di cui ci dovrebbe essere poco da vantarsi…

  3. Genio italiano sempre inarrivabile… ma, ovviamente, NESSUN aiuto o anche riconoscimento dallo Stato.
    Benvenuti in Italia.

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