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Il Comune: “Minori stranieri, a Como numeri da emergenza”. Bando per l’accoglienza: costi e dati

Il fenomeno del rintraccio di Minori stranieri non accompagnati sul territorio cittadino, con i conseguenti obblighi di legge, anche confrontato con altre realtà di capoluoghi di provincia, è stato e continua ad essere decisamente importante e di portata per il corrente anno anche emergenziale“. E’ questa la premessa messa nero su bianco dal Comune di Como per segnalare le difficoltà nella gestione dei sempre più minorenni che arrivano sul territorio comunale da altri Paesi e senza genitori, parenti o accompagnatori maggiorenni, per cui è poi l’amministrazione a doversene fare carico.

Seguono diversi numeri a corredo della relazione messa a punto dalla dirigente dei Servizi sociali, Maria Antonietta Luciani. In particolare:

Nel corso dell’anno 2018 il Comune di Como ha accolto nuovi 116 minori stranieri non accompagnati provenienti da 24 paesi terzi. Alla fine dell’anno 2018, i Msna in carico erano 84. Nel corso dell’anno 2019 il Comune di Como ha preso in carico 166 minori stranieri non accompagnati, di cui 161 con un età compresa tra i 15 e i 17 anni. Se si considera che al 30 giugno 2019 risultavano presenti in Italia 7.272 minori stranieri non accompagnati il tasso di incidenza del fenomeno, pur con tutti i distinguo del caso, si assesta oltre il due percento.

Alla fine dell’anno 2019, i Msna in carico erano 79. Nell’anno 2020 il Comune di Como ha preso in carico 131 minori stranieri non accompagnati. Alla fine dell’anno 2020 i Msna in carico al Comune di Como sono risultati al netto di allontanamenti e del compimento della maggiore età numero 94. Nel corso del 2021 il Comune di Como ha preso in carico 163 minori stranieri non accompagnati. Alla fine dell’anno 2020 i Msna in carico al Comune di Como sono risultati al netto di allontanamenti e del compimento della maggiore età numero 91. Si consideri, inoltre, che in relazione alla popolazione residente nel Comune di Como l’incidenza dei minori stranieri non accompagnati è di circa 1 ogni 1000 abitanti.

Da questo quadro generale, ecco dunque che il Comune ha pubblicato i documenti della Manifestazione di interesse per individuare partner (fino al 31 dicembre 2025) con cui co-progettare e gestire interventi di prima accoglienza per i minori stranieri rintracciati in città. I soggetti interessati a partecipare alla manifestazione d’interesse dovranno far pervenire, entro le ore 12:00 del giovedì 5 gennaio 2023 con l’invio del plico inviato a mezzo pec all’indirizzo: comune.como@comune.pec.como.it

Gli enti dovranno avere a disposizione o essere disponibili a reperire, entro massimo 20 giorni dalla chiusura della co-progettazione, strutture di recettive idonee per l’accoglienza dei minori. Dovranno inoltre organizzarsi per garantire la presa in carico del minore entro massimo due ore dal rintraccio sul territorio di Como.

Al minore straniero non accompagnato rintracciato sul territorio cittadino, e affidato all’Ente per incapienza e nell’attesa dell’inserimento nel Sistema Accoglienza Integrazione o del prosieguo del Progetto di Accoglienza personalizzato all’autonomia e alla maggiore età, dovrà essere così garantito:

⋅ il collocamento in luogo sicuro, sia in strutture autorizzate sia in alloggi per l’autonomia,
⋅ l’assistenza socio-psicologica e sanitaria;
⋅ l’orientamento legale;
⋅ il supporto di mediatori linguistico-culturali,
⋅ l’apertura della tutela giuridica,
⋅ la regolarizzazione dello status giuridico e della presenza sul territorio,
⋅ l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale,
⋅ l’avvio all’insegnamento di base della lingua italiana.

Il Comune di Como contribuisce alla realizzazione del progetto mettendo a disposizione:

la propria equipe dedicata all’accoglienza dei MSNA

la quota pro-capite al giorno per l’accoglienza di Minori trasferita dal Fondo nazionale per le giornate di accoglienza ammissibili ai fini di legge, ovvero in strutture e luoghi, di 100 euro (a titolo esemplificativo, per collocamento in luogo sicuro, accoglienza alberghiera per quanto riguarda cura e igiene, servizi medici, distribuzione di beni di prima necessità, trasporti, pasti, mediazione linguistica e culturale).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un commento

  1. Come diceva Buzxi intercettato : i migranti rendono più della droxa.
    Costerebbe un decimo assisterli nei loro paesi di origine e sarebbe anche moooolto più giusto perché non verrebbero SRADICATI dalla loro cultura!!!!
    La cosa è facilmente attuabile se si vuole.

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