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Il disastro maltempo a Como e in Lombardia: “2 milioni subito per Blevio. In regione danni per 290 milioni, chiesto lo stato di emergenza nazionale”

Proseguire le politiche e le azioni fin qui realizzate per il contrasto al dissesto idrogeologico anche attraverso scelte innovative; assicurare adeguati investimenti e garantire la manutenzione ordinaria e periodica dei reticoli idrici; promuovere la semplificazione e la sburocratizzazione delle procedure amministrative; proseguire nell’attuazione delle iniziative connesse alla richiesta di stato di emergenza nazionale valutando di integrare i fondi statali con risorse regionali.
Sono alcuni degli impegni richiamati dall’ordine del giorno approvato a larghissima maggioranza dal Consiglio regionale al termine dell’odierna seduta straordinaria dedicata al tema dei danni causati dal maltempo e delle azioni conseguenti.
Il testo iniziale (primo firmatario Christian Garavaglia, capogruppo di FdI), è stato integrato con alcuni punti di un ordine del giorno presentato dalle minoranze e illustrati dalla Consigliera Miriam Cominelli durante il dibattito. Il risultato è stato un documento definito “unitario e condiviso” da Christian Garavaglia.

Paola Pollini ha dichiarato voto di astensione, mentre Manfredi Palmeri (Lombardia Migliore) ha annunciato il voto a favore.

Il documento, che ricostruisce quanto avvenuto in due periodi dello scorso settembre, con quantitativi di precipitazioni e livelli di piena del Seveso mai registrati in precedenza, è stato sottoscritto dalla maggioranza.

In premessa vengono riportati i dati che descrivono la gravità dei fenomeni, con una stima dei danni complessiva -risultante al sistema regionale della Raccolta Schede Danni- pari a 9,2 milioni per il periodo 10-13 settembre e quasi 280 milioni per il periodo 22-28 settembre (118 milioni per il comparto pubblico e 161 per quello privato).

L’ordine del giorno precisa, inoltre, il perimetro delle competenze in materia dei diversi enti pubblici (Stato, Regione, Enti locali e Agenzia per il fiume Po) e indica, per quanto riguarda la Lombardia, gli interventi effettuati negli ambiti tutela del territorio e risorsa idrica, mitigazione del dissesto idrogeologico e politiche ambientali, anche attraverso progetti del Pnrr e iniziative in collaborazione con Arpa e gli Enti locali.

Si sottolinea infine che il Presidente della Giunta ha inoltrato richiesta di deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale e che il sistema della Protezione civile regionale si è sempre prontamente attivata.

Nel corso del dibattito sono intervenuti i Consiglieri Miriam Cominelli (PD), Luigi Ponti (PD), Angelo Orsenigo (PD), Michela Palestra (Patto Civico), Samuele Astuti (PD), Paola Pollini (M5Stelle), Pierfrancesco Majorino (PD), Matteo Piloni (PD), Luca Marrelli (Lombardia Ideale), Giuseppe Licata (Forza Italia), Alessandro Corbetta (Lega), Alessia Villa (FdI), Ivan Rota (Forza Italia), Luca Ferrazzi (Gruppo Misto), Alessandro Cantoni (Lombardia Ideale), Fabrizio Figini (Forza Italia), Christian Garavaglia (FdI).

L’Assessore al Territorio Gianluca Comazzi ha ricordato che i danni hanno riguardato 130 Comuni dai quali sono stati evacuati 206 cittadini. Per Blevio, ha aggiunto, sono stati stanziati 2 milioni di euro una quindicina di giorni fa in aggiunta ai 20 degli scorsi anni (è stata anche attivata una collaborazione con il Comune di Genova grazie ad Anci). “Stiamo vivendo un tempo di episodi estremi -ha detto- e di condizioni meteo che anni fa sarebbero state impensabili. Regione Lombardia da sempre è attenta alle questioni ambientali. Siamo stati i primi in Italia ad aver fatto una legge sul consumo di suolo, una legge sulla rigenerazione urbana e il regolamento sull’invarianza idraulica. Per la prevenzione abbiamo stanziato più di un miliardo in cinque anni”.

L’Assemblea ha respinto due ordini del giorno presentati dalle minoranze. Il primo di questi, sottoscritto da Consiglieri M5Stelle, affrontava aspetti del tema in discussione e chiedeva interventi finalizzati a ridurre le emissioni, di destinare più risorse alla mobilità sostenibile, di incentivare la riforestazione, di estendere il superbonus ai territori colpiti dalle calamità. Il secondo documento respinto, firmato da Consiglieri PD, Patto Civico, M5S, AVS e Vizzardi (Misto), era dedicato al tema della prevenzione e della manutenzione del suolo e chiedeva procedure di risarcimento danni semplificate.

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