Lo hanno fortemente voluto, come fosse un ultimo abbraccio a quel figlio e quel fratello buono perso troppo presto. E così, i famigliari di don Roberto Malgesini, ucciso barbaramente martedì scorso a due passi dalla chiesa di San Rocco, hanno fortemente voluto passare qualche attimo davanti al luogo della tragedia. Hanno voluto che il feretro del loro Roberto incrociasse il punto del destino ingiusto.
Pochi attimi, un passaggio veloce dopo la partenza dall’ospedale Sant’Anna, scortati dalla polizia locale e dalla polizia stradale e penitenziaria, e prima del ritorno in Valtellina, dove il sacerdote era nato e dove papà Bruno, mamma Ida e i fratelli Caterina, Mario ed Enrico hanno appreso l’impossibile.
Davanti alla chiesa di San Rocco per qualche minuto, tra silenzi rotti soltanto dai rintocchi delle campane, raccoglimento e preghiera, sono scesi due fratelli e la sorella di don Roberto (nella foto del commosso abbraccio sotto), in un momento di commozione enorme, quasi abbracciati dal piccolo capannello di persone attorno.
Istanti interminabili.