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Dopo 50 anni, la doccia gelata: l’azienda svizzera chiude in Lombardia, addio 45 posti di lavoro

Il gigante svizzero della robotica, connettori e tessile annuncia la parziale delocalizzazione del sito brianzolo attivo dal 1984. Allarme della Fiom Cgil: a rischio un terzo dei dipendenti.

Il gruppo elvetico Stäubli, colosso mondiale attivo nella robotica, nei connettori e nel tessile, ha comunicato la drastica decisione di chiudere la produzione in Italia. La manovra colpisce direttamente e in modo frontale lo storico stabilimento di Carate Brianza (Monza Brianza), operativo dal lontano 1984.

L’annuncio, che ha immediatamente generato un nuovo allarme occupazione sul territorio brianzolo, prevede una parziale delocalizzazione delle attività e l’individuazione di 45 esuberi tra le lavoratrici e i lavoratori della sede. Si tratta di una cifra significativa, che coinvolge poco meno di un terzo dei circa 150 dipendenti impiegati nello stabilimento di Carate.

La mobilitazione sindacale e la richiesta di investimenti

A fronte di questa decisione, la Fiom Cgil Brianza è scesa in campo con fermezza, mobilitandosi al fianco dei dipendenti che rischiano il posto di lavoro. L’obiettivo del sindacato è chiaro: impedire i licenziamenti e premere sulla dirigenza svizzera affinché vengano riconsiderati i piani, chiedendo con forza nuovi investimenti nel sito industriale di Carate Brianza, storicamente strategico.

Stäubli in Italia: una storia di oltre 50 anni

La presenza di Stäubli in Italia affonda le radici nel 1975, quando il gruppo svizzero (oggi presente in oltre venti Paesi) fondò la sua prima unità operativa nel Paese. Inizialmente, l’iniziativa fu spinta dalla necessità di fornire supporto commerciale e assistenza tecnica alla clientela italiana, che vantava già un importante e crescente parco macchine tessili Stäubli.

La diversificazione e l’acquisizione di Deimo

In linea con la strategia di diversificazione del Gruppo, nel tempo l’unità italiana ha inglobato le nuove divisioni Connettori e Robot, beneficiando dell’esperienza consolidata nel settore tessile. Un passaggio cruciale di questa evoluzione è avvenuto nel 2007 con l’acquisizione e la successiva incorporazione (nel 2011) di Deimo, un’azienda italiana specializzata nell’ingegneria elettronica, consolidando la posizione di Stäubli sul territorio.

Attualmente, Stäubli Italia conta i suoi oltre 150 collaboratori principalmente nella sede di Carate Brianza, un polo che ora si trova al centro di una difficile vertenza occupazionale.

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