Il gruppo svizzero Stäubli ha annunciato la chiusura della produzione in Italia, decisione che colpisce frontalmente il sito di Carate Brianza, attivo dal 1984. In vista di una parziale delocalizzazione, l’azienda elvetica, gigante della robotica dei connettori e del tessile, presente in oltre venti paesi, ha individuato 45 esuberi tra le lavoratrici e i lavoratori della sede brianzola, poco meno di un terzo dei 150 dipendenti impegnati nello stabilimento di Carate.
A rilanciare il nuovo allarme occupazione sul territorio brianzolo è la Fiom Cgil Brianza, scesa in campo a fianco di tutti i lavoratori che rischiano il posto per impedire i licenziamenti e chiedere nuovi investimenti nel sito brianzolo.