Se c’era un modo per sfuggire al ruolo scomodo di “ultimi arrivati”, almeno cronologicamente, e balzare d’improvviso sulla scena politica di Como, questo era sicuramente uno di quelli possibili.
Perché Azione Como, il partito fondato da Carlo Calenda che ha recentemente messo radici anche sul Lario, ha prodotto e diffuso un lunghissimo e articolato “pagellone” sulla giunta Landriscina suddiviso per temi, capitoli, azioni, giudizi, assessorati.
Buon Compleanno Landriscina 3 anniImpossibile, davvero, farne una sintesi passo dopo passo. Ma anche soltanto le righe finali, danno il senso della stroncatura pressoché assoluta all’esecutivo di centrodestra a Palazzo Cernezzi: “Le più classiche promesse elettorali senza seguito concreto. Non è un pregiudizio, è una valutazione fondata sui dati di fatto che abbiamo elencato. Certo, in genere abbiamo visto la prevalenza di un “non fare”, che furbescamente potrebbe anche convenire sul piano politico […] Azione Como intende evidenziare come con l’attuale iunta ci si trovi di fronte a un livello di incompetenza palese di cui tutti possono agevolmente misurare le conseguenze deleterie”.
E ancora. “Un quadro inquietante, viste le sfide pesantissime che ci attendono nei prossimi anni: se in condizioni di relativa normalità, tutte le principali ambizioni programmatiche della giunta che fa finta di governare la città sono rimasti tali, cioè pura propaganda, quanto ci costerà subire un altro biennio di questa incapacità?”.
2 Commenti
Non si riesce a visualizzare il documento completo. La redazione può cortesemente ricaricarlo ? Grazie
Tra i nuovi partiti che sono apparsi negli ultimi mesi, Azione sembra quello più interessato alla vita politica cittadina. Non è partecipe ma se non altro osserva e pone critiche e valutazioni. Si prepara con attenzione. Non c’è che dire.
Il nuovo partito di Renzi, invece, è molto lontano. Direi lontanissimo. I suoi aderenti riprendono come un “mantra” i discorsi dei leader del loro partito. Non ci sono idee sulla città e neppure sul territorio.
Strana strategia quella di Italia Viva in provincia. Tra l’altro non si comprende per quale motivo uno debba ascoltare attentamente la “scimmietta”, quando ogni giorno in televisione appare il “suonatore di organetto”…. Strana strategia, non c’è che dire!