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Il maxi resort di lusso sul Lago di Como, Legambiente: “Noi con il Fai, il Lario non è solo di Torno. Noi nella Vas”

Il circolo Legambiente Angelo Vassallo di Como torna sul maxi progetto per un resort di lusso a Torno. Un intervento il cui iter è in pieno corso ma che ha già suscitato un enorme dibattito con l’ultima presa di posizione fortemente critica del presidente del Fai, Marco Magnifico.

Oggi a quelle parole si ricollegano gli ambientalisti. “Condividiamo tutte le osservazioni e le preoccupazioni espresse, a partire dalla considerazione che ‘il Lago di Como non è di Torno ma di tutti, è un patrimonio collettivo, oltre che del paese’ – recita la nota – Come Circolo Legambiente abbiamo chiesto al Comune di Torno di essere tra i soggetti convocati alla conferenza di verifica di assoggettabilità alla ‘VAS-valutazione ambientale strategica’ per poter portare all’interno di una procedura istituzionale il nostro punto di vista, fondato non solo su considerazioni di carattere ambientalista, ma anche su solidi elementi giuridici”.

Nello specifico, gli ambientalisti rimarcano che “siamo convinti che un progetto di queste dimensioni, così impattante sotto il profilo ambientale, debba necessariamente essere assoggettato a VAS, come peraltro chiesto esplicitamente da Provincia e Sovrintendenza. Sottolineiamo che la procedura di VAS è prevista dalla normativa per ‘piani e programmi che possono avere un impatto significativo sull’ambiente’ allo scopo di ‘garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione, dell’adozione e approvazione di detti piani e programmi assicurando che siano coerenti e contribuiscano alle condizioni per uno sviluppo sostenibile’. La sua messa in atto – è la conclusione – non dovrebbe essere vista come un ostacolo o un rallentamento nella realizzazione del progetto, bensì come uno strumento di garanzia volto a proteggere il patrimonio paesaggistico e il delicato ecosistema racchiuso in questo suggestivo angolo del nostro lago”.

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11 Commenti

  1. Anni fa.. prima del consumo sfrenato. trascorrevo mesi con i figli a bellaggio ,certo per i bimbi non c era nulla e ,tante volte mi ero chiesta come mai li si dormiva tanto ;parlo degli imprenditori , assessori!! Adesso si sono svegliati forse TROPPO!! Solo per fare soldi!!! Come tutti i Comaschi.

    1. Non vedo come una cementificazione di 29mila metri quadrati in un paesino come Torno non possa rovinare il paesaggio!
      Lei non ha visionato il progetto.
      Qualora lo avesse visionato e approvato significa che discutere con lei sarebbe tempo sprecato!

  2. Tanti soldi uniti allo stile “cafonal” portano alla dustruzione delle piccole realtà locali e del loro paesaggi. Purtroppo c’è chi prende esempio dalla ministra del turismo, che è fra coloro che per “valorizzazione” intendono la cementificazione per creare “location” con alto valore aggiunto e “reputation”.

  3. Io e i tanti amici che abbiamo scelto di vivere su questo bellissimo lago stiamo assistendo al degrado che scelte scellerate come questa portano alla bellezza alla tranquillità al rispetto per l’ ambiente e alla mancanza di attenzione per chi ha deciso non di venire da turista passeggero ma di passare qui la propria vita!

  4. Il lago è soprattutto di chi vi risiede magari anche da generazioni. Ora il lago è ad uso esclusivo dei turisti. Ne ho abbastanza. Vorrei poter godere la bellezza del lago come era anni fa, un posto tranquillo.

    1. Sono d’accordo, soprattutto che i giovani possano continuare a viverci,cosa ora impossibile data l’impennata dei prezzi delle case. Il turismo va bene se rispettoso della realtà locale e non solo quello dei vip che pretendono hotel a 5 stelle superlusso. Ne abbiamo abbastanza di questo modello di ” Lake of Como”

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