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Il Patria saluta Como e viaggia verso il cantiere della rinascita. Promette Salvini: “Operativo nell’estate 2025”

Lo aveva annunciato il presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca da queste pagine, poi la conferma dalla Navigazione e infine oggi, 5 giugno, la svolta tanto attesa per il piroscafo patria. L’Ente gestore del traffico su acqua e Villa Saporiti hanno raggiunto l’intesa con la sottoscrizione “del contratto di concessione in uso del Piroscafo Patria con il quale l’Ente governativo si impegna a portare a compimento il progetto di recupero di un bene di particolare interesse storico e storico-relazionale”, cioè la Navigazione gestirà il natante e la Provincia ne resterà proprietaria.

Così oggi il natante ha lasciato, dopo anni di abbandono, il molo di Villa Olmo ed è stato trainato in cantiere di Tavernola per il completo recupero: “Obiettivo è – ha detto il ministro dei trasporti Matteo Salvini presente questa mattina – che nell’estate 2025 quel piroscafo riprenda servizio, quindi ben prima delle olimpiadi invernali. Festeggerà il suo centenario in acqua con comaschi, lecchesi e turisti”.

“Oggi è una bella giornata – ha aggiunto Salvini – perché un battello storico che compirà 100 anni nel 2026 rischiava di restare fermo ed essere rottamato. Oggi lo portiamo in cantiere come promesso ed entro due anni tornerà a solcare le acque del Lago di Como”. L’intenzione è di impiegarlo per servizi di linea o turistico-commerciali. Altra novità, l’impiego delle risorse locali per il restauro del Patria: “Lo faremo con i soldi prodotti sul territorio. Autonomia significa che da quest’anno o soldi della Navigazione prodotti dalle attività sui laghi rimarranno qua per essere investiti”. Nello specifico, la cifra che sarà investita per il Patria è di 4,5 milioni. “I soldi della Navigazione Laghi rimarranno qui per essere investiti – ha concluso Salvini – sistemiamo il Patria anche tutti gli altri battelli e ne compriamo di nuovi”.

Il progetto di restyling, dopo le ispezioni in programma già nei prossimi giorni, sarà redatto in qualche mese. Con Bongiasca e Salvini presenti oggi anche il direttore della Navigazione, Donato Liguori e il sottosegretario Alessandro Morelli (vedi foto sotto).

Insomma dopo anni di attesa, degrado, progetti a vuoto e polemiche, la svolta è arrivata.

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20 Commenti

  1. paracarro : pero’ a vedere la foto sembra che galleggia. diceva l’orietta . fiche le barca va…….

  2. le imbarcazioni sono sempre il suo forte, fin dal 2019, certo con altre finalità;
    nel merito qui si è lasciata marcire un’imbarcazione per anni, nonostante alcuni privati si siano sobbarcati oneri e rogne infinite, e adesso, oplà, triplo salto mortale, clap clap clap e tutti inchinati di fronte al ministro.
    solo a lei questo sfugge, si rilegga gli altri commenti

  3. Condivido lo sconcerto dei precedenti interventi.
    Alla fine mi sembra che Bongiasca, da politico della prima repubblica, abbia capito come doveva muoversi in questa palude, e – bisogna dargliene atto – ha portato a casa il risultato.

  4. Salvini che rimette in piedi a botte di soldi pubblici un rottame pronto ad affondare, dove l’ho già sentita?

  5. Caro Giovanni Baffo, basta aprire wikipedia. Nel 2019 MS era ministro (interno) ma soprattutto vicepresidente del consiglio. Fosse stato così attento al territorio lombardo (quante felpe avrà con scritto COMO?) avrebbe potuto già allora, evitando il tavolino ieri.
    Brutta cosa l’ignoranza unita all’ignoranza. À toute à l’heure ……

    1. Mi risulta che nel 2019 Salvini fosse Ministro degli Interni e forse in quel ruolo aveva cose diverse di cui occuparsi. Solo dal novembre 2022 è a capo del dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Certo che con la precisa volontà di stravolgere la realtà dei fatti ognuno è libero di soddisfarsi raccontando le panzane che crede.

  6. Ricostruiamo
    a) Il battello è stato acquisito a Amm Prov in quanto La Navigazione aveva dimostrato disinteressa al restauro e futuro riutilizzo
    b) Amm Prov aveva indetto gara per assegnarlo a soggetto interessato ad restaurarlo e utilizzarlo mediante apposita convenzione
    c) il soggetto assegnatario NON ha potuto procedere al restauro in quanto la Navigazione ha negato la possibilità di avere spazi e tempi nei suoi cantieri sul lago (unici a poter intervenire) e ha negato pure la possibilità di attracchi in caso di futuro utilizzo.
    d) alla luce di ciò il soggetto assegnatario ha rinunciato all’operazione
    Ora, oplà, doppio salto mortale carpiato, La Navigazione annuncia la possibilità di poter avere spazi per il restauro nei sui cantieri e inoltre annuncia che rientrerà in servizio permanente effettivo …….

    1. Ma sopra tutto è certa di avere i 4 milioni e mezzo che servono a portare il Patria a navigare…e scusa se è poco.

  7. Sembra la battellata leghista degli anni d’oro. Mancava solo Rapinese tra le cariche istituzionali vicine alla Lega.

  8. Certo che a guardare certi commenti c’è da dubitare dell’intelligenza delle persone, oppure avere la conferma della loro malafede e propensione alla bugia. Ma cosa c’entra Landriscina? Nel periodo in cui è stato sindaco di Como forse Salvini non era Ministro del Governo Italiano. Che brutta cosa l’invidia unita all’ignoranza.

  9. Dal 2005 con Lunardi al 2023 con Salvini si sono succeduti 10 ministri dei Trasporti e delle Infrastrutture che hanno la competenza sulla Navigazione Laghi. Di questi 10 ben 4 sono lombardi e addirittura uno di questi quattro è un comasco. Ma è solo il decimo ad aver centrato l’obiettivo sul Patria. Dulcis in fundo ad maiora semper.

  10. Misteri del centrodestra comasco.
    Cosa costava farlo fare durante il mandato Landriscina, mancava il cappello largo?

  11. Chissà se Salvini è venuto a Como usando le magiche Nord… Anche lì ci sarebbe parecchio da rifare, visto che i tempi di percorrenza (ammesso che il treno parta e che, una volta partito, arrivi a destinazione) è quello di quarant’anni fa.

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