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Il fatturato che sfiora i 10 milioni, il rosso vicino ai 50, il nuovo stadio: il bilancio del Como 1907 ai Raggi X

Vincere, tornare in Serie A dopo 21 anni, acquistare grandi calciatori e puntare ancora più in alto è meraviglioso ma, ovviamente, costa. E non poco, come dimostra il bilancio al 30 giugno 2024 del Como 1907 scandagliato da Calcio e Finanza (anche se, sotto la proprietà degli Hartono, la più ricca della Serie A, le cifre probabilmente non spaventano nessuno).

Il rosso della stagione 2023/2024 per il club lariano si è infatti attestato – 47,7 milioni di euro, un risultato in netto peggioramento rispetto all’esercizio 2022/23, che si era già chiuso in perdita per 18,5 milioni di euro.

Come si legge nei documenti ufficiali che Calcio e Finanza ha consultato, il fatturato della società lombarda è stato pari a 9,8 milioni di euro (contro i 12 milioni di euro relativi all’esercizio chiuso il 30 giugno 2023), mentre i costi sono quasi raddoppiati a quota 57,6 milioni (30,4 milioni nel 2022/23).

Il calo dei ricavi è stato di 3,2 milioni legato all’assenza di ricavi da gestione dei diritti calciatori, a minori proventi commerciali e royalties e ad altri ricavi inferiori. La voce più corposa è quella relativa ai contributi in conto esercizio, pari a 7,3 milioni di euro e in cui rientrano i ricavi da diritti tv, la mutualità legata alla Legge Melandri e la quota di contributo solidarietà per la promozione.

Le voci maggiori vengono dai ricavi da stadio (1,546 milioni di euro, erano 1,158 milioni di euro nel 2022/23), dai contributi in conto esercizio (7,356 milioni di euro contro gli 8,003 milioni di euro nel 2022/23), dai ricavi da sponsor, commerciali e royalties (652mila euro a fronte degli 1,35 milioni di euro nel 2022/23). Per quanto concerne invece i ricavi da gestione diritti calciatori, da cessione temporanea e altri proventi zero euro (506mila euro, di cui 385mila euro di plusvalenze nel 2022/23).

Come si accennava, sono saliti e di molto, invece, i costi, praticamente raddoppiati: nel 2023/24 a 57,5 milioni di euro rispetto ai 30,4 milioni di euro del 2022/23. Nel dettaglio, la maggior parte dei costi è legata a salari e stipendi del personale, a quota 30,4 milioni di euro (in netto aumento rispetto ai 19,7 milioni di euro del 2022/23) di cui 29,3 milioni come compensi contrattuali ai tesserati (18,9 milioni nel 2022/23), mentre gli ammortamenti e le svalutazioni sono stati invece pari a 5,7 milioni di euro (800mila euro nel 2022/23).

“Il patrimonio netto al 30 giugno 2024 è positivo per 3,9 milioni – segnala Calcio e Finanza – dopo un corposo intervento da parte degli azionisti che hanno versato nelle casse del club 45,5 milioni nel corso del 2023/24 e ulteriori 47 milioni nei primi mesi della stagione 2024/25. Infine, sul fronte debiti, complessivamente sono aumentati a 42,1 milioni di euro (4,4 milioni al 30 giugno 2023), mentre la posizione finanziaria netta è positiva per 3,3 milioni di euro alla luce dell’assenza di debiti finanziari”.

Infine, “guardando all’evoluzione prevedibile della gestione, questa ‘dipenderà, come sempre, dai risultati che verranno conseguiti nel corso della stagione sportiva, da come la Società sarà in grado di valorizzare il patrimonio dei propri calciatori, dalla prima squadra al settore giovanile, e dalle attività collaterali relative alla gestione commerciale e alla possibilità di riqualificazione dello Stadio Sinigaglia‘”.

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