Sono state giornate furibonde, di dolore, dove spesso il silenzio avrebbe dovuto essere l’orizzonte per tutti.

Ciascuno ha toccato, intimamente e pubblicamente, l’orrore di una violenza che ancora non siamo capaci di spiegare, di più: capire.

La morte di don Roberto Malgesini ha segnato, inevitabilmente, ogni racconto.

Omicidio a Como in piazza San Rocco: ucciso il parroco don Roberto, il prete degli ultimi

E determina, dunque, anche il passo di ComoZero Settimanale. Usciamo tra poche ore con il gemello cartaceo di questo sito.

Lo facciamo con un’edizione quasi interamente dedicata all’omicidio di piazza San Rocco.

COMOZERO SETTIMANALE E DOVE TROVARLO: LA MAPPA DEI TOTEM

Abbiamo scelto di ascoltare voci nuove. Punti di vista, gradevoli o meno non importa, che permettano a ciascuno di dare una forma in più, una dimensione in più e un peso in più a questo dolore che è un fatto profondamente intimo per la famiglia, eppure anche pubblico, sociale, vista l’azione di don Roberto.

Così parliamo del suo modo di incarnare la parola di Dio.

E ne parliamo, prima di tutto, con due nomi di punta del giornalismo italiano. Due comaschi: Nello Scavo, la firma più nota di Avvenire, e Sandro Sallusti, direttore de Il Giornale. Pensieri che speriamo leggerete come si legge un Settimanale, con molta lentezza.

Poi Elena Negretti, assessore alla Sicurezza del Comune di Como. Tra i primi a raggiungere piazza San Rocco, racconta di un rapporto complesso con don Roberto, di quella multa che c’è e non c’è al sacerdote che serviva colazione ai senzatetto (erano i tempi dell’Ordinanza Landriscina anti-accattoni) e della proposta di dedicagli un Abbondino.

Seguono i ricordi diretti, scritti loro pugno, di comaschi che hanno conosciuto don Roberto nella quotidiana missione di aiuto.

“Ma non tutti lo amavano”. Pubblichiamo la lettera inviata da Marco a ComoZero. Dice cose che fanno male e che sono anche molto vere.

Inevitabilmente, torniamo al dibattito sul cancello anti-senzatetto, chiesto dalla Lega.  Lo facciamo con le parole – diametralmente opposte – di Olivia Molteni Piro, volto e voce storica del volontariato comasco e internazionale, e di Alessandra Locatelli, deputato, ex vicesindaco e ex ministro, fedelissima e vicinissima a Matteo Salvini.

Voltiamo pagina ma anche no. Perché è fatalmente in linea con quanto raccontato fino a ora “Nothing is real”. Nello studio dell’avvocato, ex assessore, Lorenzo Spallino una mostra che è un sanissimo pugno in pancia.

Poi numerose pagine, come sempre, dedicate a cultura, appuntamenti e enigmistica.

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