Impianti sciistici aperti in Svizzera, chiusi in Italia. Mai confine fu più netto, almeno nella stagione invernale e natalizia. La pandemia, però, ha portato i due Stati a prendere decisione (per il momento) radicalmente diverse.
In serata, però, il premieri italiano Giuseppe Conte e la presidente della Confederazione, Simonetta Sommaruga, si sono confrontati al telefono sulla delicatissima questione.
“Il Presidente del Consiglio Conte ha ricevuto nel pomeriggio di oggi una telefonata da parte della Presidente della Confederazione svizzera, Simonetta Sommaruga – conferma Palazzo Chigi – Al centro dei colloqui vi sono state la gestione della pandemia e la prossima Presidenza italiana del G20″.
Nessun dettaglio, purtroppo, mentre almeno da parte svizzera qualcosina in più è emerso.
“Ho parlato con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte del Covid-19 e della stagione sciistica – ha affermato su Twitter Sommaruga – Continueremo il dialogo con i nostri vicini per cercare soluzioni adeguate”.
5 Commenti
Questa è l’ennesima dimostrazione che su diversi temi, in particolare salute, inquinamento e politiche migratorie, nessun Paese può ritenersi assolutamente indipendente dagli altri. Sono temi in cui i confini sono stretti e senza senso. Chiudere le piste di sci in Italia e consentire ai nostri sciatori di rifugiarsi in un Paese che a detta dell’OSS non riesce a contrastare la pandemia, significa prendere in carico i rischi di contagio e i danni economici derivanti dalle chiusure. La soluzione non è facile soprattutto fino a che i governi di Italia e Svizzera devono fare i conti con gli stupidi slogan dei rispettivi “sovranisti”. Purtroppo, ovunque c’è chi non riesce a guardare fuori dal proprio orticello che, da quando si vive in un mondo globalizzato, è sempre più piccolo.
Tanto per cominciare vieterei al lavoratori frontalieri di entrare in svizzera fuori daglio orari di lavoro… Ho già sentito dei furbetti che vorrebbero rimanere la ed approfittarne per andare a sciare
Ma è così difficile per chi dovrebbe fare controlli ialla frontiera verificare se in auto ci sono sci o tavole da snow? Forse basterebbe evitare di passare il tempo a chiacchierare o guardare smartphone.
Le scene di lassismo che si vedono in dogana sono vergognose.
Posso anche noleggiarli direttamente alle piste.
Ovvio
Rimane il fatto che i controlli si potrebbero fare visto che , ad ora , non è consentito uscire dal comune di residenza.
Poi che l’italico furbetto trovi una via d’uscita anche a questa cosa è certo.
Manca senso civico e rispetto per gli altri, punto.