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Ambiente, Attualità

Impianti sciistici e neve artificiale al Monte San Primo. Il Circolo Alpi: “Totalmente assurdo, rinunciate”

“Come Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ribadiamo la nostra netta contrarietà al progetto della Comunità Montana Triangolo Lariano per la realizzazione di nuovi impianti turistici sulle pendici del monte San Primo. Continuiamo a trovare il progetto totalmente assurdo, per la parte che riguarda l’impianto di innevamento artificiale, per i tapis roulant, per l’eventuale skilift e per il parcheggio, con quest’ultimo che non farà altro che incentivare il traffico veicolare delle auto private che già oggi intasano le strade del Triangolo Lariano la domenica!. E no anche alle altre opere connesse e rischiano di aumentare il consumo di suolo”. Così evidenzia in una nota il presidente del Circolo Ambiente Ilaria Alpi, Roberto Fumagalli.

Spiega: “Per la realizzazione del progetto di riqualificazione ‘turistica’ del San Primo, il Comune di Bellagio avrebbe già ottenuto lo stanziamento di ben 3 milioni di euro dal Ministero dell’Interno. Mentre altri 2 milioni dovrebbero arrivare alla Comunità Montana dalla Regione Lombardia. Una ‘montagna’ di soldi pubblici per un progetto che noi, come associazione, riteniamo fuori luogo e fuori tempo”.

Secondo il Circolo il progetto è dunque: “Fuori luogo poiché andrebbe a creare altra antropizzazione e cementificazione in un territorio che andrebbe invece preservato dal punto di vista naturalistico” e “fuori tempo poiché è assurdo pensare ad un impianto per lo sci quando si sa che nevicherà sempre meno sotto i 2000 metri (il San Primo è alto 1600 m !) e che l’innevamento artificiale comporta dispendio di acqua e di energia, in un periodo (che stiamo vivendo ora ma che, purtroppo, è destinato a peggiorare) di forte siccità e di carenza energetica”.

In conclusione: “Chiediamo pertanto alla Comunità Montana e al Comune di Bellagio di rinunciare a questo progetto e di puntare piuttosto sulla salvaguardia naturalistica del monte San Primo o, al limite, a interventi di sviluppo turistico dolce. In tal senso accogliamo con favore solo la parte del progetto che riguarda la sistemazione dei sentieri esistenti. Infatti se si dovesse pensare alla fruibilità, bisognerebbe limitarsi ad interventi senza impatto ambientale, quindi bene la sentieristica e magari pensare alle navette che portino gli escursionisti dalla stazione ferroviaria di Asso all’inizio dei sentieri per il San Primo”.

 

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