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In Lombardia c’è un intero centro commerciale che deve essere abbattuto entro 90 giorni

Cala il sipario sul controverso centro commerciale sorto a Paratico, in provincia di Brescia, sull’area delle ex piscine comunali, con store Unigross e Acqua&Sapone. Il Comune ha notificato l’ordinanza di demolizione e ripristino, dando esecuzione alla sentenza definitiva emessa dal Consiglio di Stato nel luglio 2025, che ha sancito l’abusività dell’intero intervento edilizio.

Il provvedimento, firmato dal responsabile dell’Area tecnica comunale, segna la fine di una lunga battaglia legale e impone l’abbattimento delle strutture realizzate dalla società bergamasca One Italy Srl.

Tempi e sanzioni: rischio confisca per l’area ex piscine

La società One Italy Srl ha 90 giorni dalla notifica dell’ordinanza per procedere con la demolizione degli edifici e il ripristino dello stato dei luoghi.

In caso di inottemperanza, la legge prevede conseguenze drastiche: l’acquisizione gratuita dell’intera area al patrimonio del Comune di Paratico, estesa fino a dieci volte la superficie utile costruita in modo abusivo, senza alcun indennizzo per i proprietari. Si delinea, quindi, un forte rischio di confisca per l’area delle ex piscine comunali di Paratico.

La lunga storia del contenzioso: ricorsi e Varianti annullate

La vicenda, che si è protratta per quasi un decennio, ha inizio nel 2016 quando One Italy Srl acquistò i terreni delle storiche piscine dismesse. Per realizzare il progetto del centro commerciale, fu approvata una variante al Piano di governo del territorio (Pgt), immediatamente contestata.

Fin da subito, infatti, associazioni ambientaliste come Legambiente ed Edelweiss Renewables hanno avviato ricorsi contro le autorizzazioni urbanistiche e paesaggistiche concesse.

  • 2021: Una prima sentenza aveva già disposto la demolizione del complesso.
  • Tentativi Falliti: Successivamente, il Comune tentò di sanare la situazione con una nuova variante Pgt e un ulteriore permesso di costruire, anch’esso annullato dal Consiglio di Stato il 18 marzo 2024.

L’esecuzione della sentenza: vittoria per le associazioni ambientaliste

Con l’ultimo pronunciamento del luglio 2025, il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di ottemperanza avanzata dalle associazioni, obbligando di fatto l’amministrazione comunale ad adottare l’ordinanza di rimozione degli abusi.

Dopo quasi dieci anni di contenziosi e tentativi di sanatoria, il futuro del sito è ormai chiaro: gli edifici del centro commerciale di Paratico dovranno essere demoliti, e l’area dovrà tornare al suo stato originario, ponendo fine al dibattito sull’utilizzo delle ex piscine di Paratico.

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