RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Foto da Ticino.ch
Attualità

Grotti, acque cristalline, ponti antichi: tuffi e passeggiate tra i borghi e le meraviglie naturali a pochi minuti da Como

Acque dai colori caraibici ma…in Svizzera. A pochi chilometri da Como e dal confine con l’Italia, nel Canton Ticino, esiste un piccolo paradiso naturale. Sono le piscine naturali della Val Verzasca, dove l’acqua ha tinte color smeraldo in uno scenario magnifico tra boschi, villaggi e pascoli e i colori vivi invogliano un bagno rinfrescante.

 

Da Gordola, nei pressi di Locarno, ci si inerpicarsi lungo la strada che risale fino a Sonogno. E fin da subito lo spettacolo è di quelli che si imprimono nella memoria. Dopo solo pochi minuti di strada, infatti, ci si imbatte con la mastodontica diga di Contra, 220 metri di vertiginosa parete verticale che, sbarrando il corso del fiume Verzasca, hanno creato il lago artificiale di Vogorno. Proprio qui, in quello che è stato il palcoscenico delle avventure di James Bond (all’epoca Pierce Brosnam) in “Goldeneye”, non mancano mai gli intrepidi pronti a sfidare il vuoto con un volo di bungee jumping: sette e mezzo di caduta libera e parallela alla imponente diga, trattenuti solo da una apposita fune. I voli regalano adrenalina pura … anche solo da spettatori.

Ancora qualche curva e si arriva al Ponte dei Salti di Lavertezzo, un doppio ponte di pietra del XVII secolo utilizzato in estate come una sorta di trampolino olimpico per rinfrescarsi nell’acqua ghiacciata del fiume. La tentazione di avvicinarsi all’acqua a questo punto è irresistibile: qui infatti, dove il Verzasca rende onore al suo nome, “acqua verde”, il fiume si insinua tra le rocce bianche creando piscine naturali dove il colore delle acque passa, a seconda della luce, dal turchese allo smeraldo. Dal ponte partono dei sentieri per scendere al fiume dove concedersi un tuffo veloce prima di sdraiarsi al sole o effettuare un’immersione meglio se accompagnata visto che le acque irresistibili e maliarde sono anche soggette a correnti pericolose. Per chi infine vuole esplorare il fiume da un punto di vista diverso, dal fiume, non mancano le proposte di torrentismo o di canoying che prevede la discesa a piedi di impervi tratti di corsi d’acqua montani superando gli ostacoli con corde, tuffi, scivolate o passaggi di arrampicata in discesa.

Risalendo ancora il corso del fiume, si arriva poi fino a Sonogno, un borgo pittoresco dove concedersi il meritato relax, magari in un tipico grotto davanti a un buon bicchiere di merlot, il vino tradizionale del Canton Ticino. Al Grotto Efra c’è perfino una pista di bocce e, se il clima lo consente, si può ordinare polenta e merlot sulla terrazza offre uno spettacolo meraviglioso sui Monte Zucchero, Corona di Redorta e Pizzo di Mezzodì. Anche al Grotto Sassello si può godere di una terrazza immersa nel silenzio della valle; mentre il punto di forza del Grotto Redorta sono invece i prodotti a km zero dai formaggi alla trota di fiume.

A Sonogno arriva poi un percorso particolarmente apprezzato per le bici che passa da Brione a Verzasca fino a Sonogno, e permette di pedalare su un territorio piuttosto pianeggiante alla scoperta delle meraviglie della Val Verzasca e dei suoi colori. Un buona idea in questo caso potrebbe essere quella di portarsi l’occorrente per un pic-nic: prati e pascoli non mancano, così come non manca l’acqua gelida dove riporre bibite e angurie, e spesso, in Val Verzasca e comunque in Svizzera, ci sono strutture pubbliche dove poter preparare una grigliata in compagnia. Insomma un giorno qualunque in Val Verzasca si può trasformare in una esperienza indimenticabile.

Per gli amanti delle camminate più o meno impegnative la Val Verzasca offre solo l’imbarazzo della scelta. Tra i tanti se ne segnalano tre. Il Sentierone Val Verzasca, è una vecchia mulattiera che si snoda attraverso l’intera Valle, da Tenero a Sonogno ed è segnalata dai colori bianco-rosso; il Sentiero delle piscine naturali che parte da Sonogno e arriva, snodandosi per 13 km lungo il fiume attraversando villaggi e boschi, fino a Lavertezzo (foto sotto Pixabay) e la più impegnativa Via Alta della Val Verzasca che collega il rifugio di Borgna a quello del Barone, passando per gli altri tre: Cornavosa, Efra e Cognora.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

8 Commenti

  1. Sciocchino… Sei solo un italiano con passaporto svizzero. Ed inoltre da nord gli altri confederati vi guardano come gli appestati….

  2. Ci sono molti posti di montagna migliori in Italia, a prezzi piu abbordabili, si mangia meglio e, non ultimo, non sei visto male dai montanari locali perché hai una targa italiana.

    1. Chi commenta in questo modo è meglio che se ne stia veramente a casa propria, per arrivare in Valle e andare al fiume con la borsa frigo e in più lasciare in giro la vostra lozza state a casa che non siete di certo i benvenuti!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo