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Insubriparks, passi avanti per il giga-parco tra Como, Varese e Svizzera: “Sarà punta di diamante del turismo outdoor”

Sono già state lanciate nuove idee per il secondo step del progetto Insubriparks presentato in Regione Lombardia a Palazzo Pirelli, nel magnifico spazio del 31esimo piano da cui si può ammirare uno skyline unico su Milano.

Numerosi i presenti e altrettanto vivaci le considerazioni finali di questa prima fase. Le presentazioni che si sono susseguite hanno evidenziato le peculiarità del territorio e, soprattutto, l’aspetto più scientifico che ne è nato dall’unione di forze.

“Siamo convinti di avere fatto un ottimo lavoro – spiega il Presidente del Parco Spina Verde, Giorgio Casati, capofila del progetto per la parte italiana – perché i risultati non sono tardati e le manifestazioni di interesse sono già arrivate. A ciò aggiungo che, dalla nostra, abbiamo le performance del turismo outdoor: sarà proprio questa la tipologia vincente delle future vacanze. Noi dobbiamo farci trovare preparati e offrire una serie di servizi che vadano a coprire le esigenze di tutti, per questo la collaborazione allargata è fondamentale per raggiungere nuove mete”.

Insubriparks è un itinerario che si sviluppa su 125 chilometri quadrati, 121 punti di interesse suddivisi e sei aree tematiche. Queste ultime sono state individuate per rendere più ordinate le visite e hanno peculiarità differenti. Al termine dell’incontro i partner hanno stretto un altro “patto” mettendosi a disposizione per ogni attività futura sottolineando che Insubriparks sarà un’ottima scelta turistica da inserire nelle rotte di tutti i turisti che si avvicinano alle aree insubriche.

Credo che il successo di Insubriparks – dichiara Massimiliano Cannata, docente della SUPSI, capofila del progetto per parte svizzera – stia anche nell’aver saputo adottare un approccio cooperativo nell’affrontare la digitalizzazione dei parchi quale opportunità per la generazione di nuovo valore per utenti, gestori delle aree protette e settore turistico associato. Un processo a medio-lungo termine che, come richiede il Canton Ticino, diventa efficace solo se è integrato nelle strategie e politiche turistiche locali ed è in sinergia con altre iniziative in corso. Ritengo che la rete creata con organizzazioni turistiche, parchi e mondo accademico, unita agli sviluppi tecnologici realizzati, sia una solida base per un percorso di valorizzazione dei parchi capace di portare sensibili benefici.”

INSUBRIPARKS: TUTTI GLI APPROFONDIMENTI

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2 Commenti

  1. Andiamo male sig. Casati con i suoi “park”.
    Il fine di queste iniziative è in realtà antropizzare e riempire le. aree protette di baretti con la scusa di “fornire servizi e favorire il settore turistico” .
    Vedasi quello che avete fatto in Valbasca : una birreria con ,in estate , musica a tutto volume fino a tarda sera ; alla faccia del parco e della fauna !

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