La settimana di ritardo nella riapertura della statale Regina – ora fissata per il 5 aprile – ha inevitabilmente fatto storcere il naso ai residenti in attesa ormai da quattro mesi. Ma questo slittamento, spiega il presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca “non scalfisce minimamente la grandiosità di quanto si sta facendo. Un’infrastruttura vitale per il lago che ha innanzitutto evidenziato la pazienza della gente del Lario, sempre operosa ma anche collaborativa”, dice il numero uno di Villa Saporiti.
“Dispiace, e capisco lo sconforto, per il piccolo ritardo, ma tra poco tutti beneficeranno di un’opera decisiva che il territorio aspettava da decenni. Per questo è necessario che sia tutto in sicurezza. Questo, quindi, non è il momento delle polemiche o delle divisioni, è il momento di stare uniti, tenere la barra a dritta e raggiungere l’obiettivo”.
Le parole del presidente dunque sono piene di fiducia e di voglia di guardare avanti: “Ricordiamoci che stiamo parlando di una delle opere più complesse e costose mai progettate in Lombardia, qualche intoppo è nell’ordine naturale delle cose. L’importante è risolverlo con efficienza e massima rapidità”. Questo anche perché “ci attendono ancora lunghi anni necessari a realizzare i 9 chilometri in galleria per arrivare tra 5 anni a inaugurarla”.
E poi uno sguardo al futuro. In scadenza di mandato a novembre “se mi vorranno ancora – dice ironicamente – io ci sarò e andrò avanti a impegnarmi per il territorio. Sono stati anni molto duri, a causa dell’emergenza sanitaria, ma anche molto gratificanti, con l’avvio del cantiere della Variante. Adesso dobbiamo purtroppo fare i conti con la crisi energetica, la guerra e l’aumento dei costi delle materie prime”. Fatto questo che potrebbe avere delle ricadute su alcuni dei progetti già in programma.
“Mi spiego, avendo noi avuto i finanziamenti sulle schede dei lavori previsti e non sui progetti esecutivi, adesso potremo scontare l’aumento dei costi. Su 100 milioni di opere su cui c’è un primo via libera, l’aumento sarà del 20%. Ciò potrebbe spingerci, se non riusciremo a riequilibrare la situazione con altri fondi, visto che ancora non sono in gara, ad accantonarne qualcuna. Ma siamo fiduciosi”, spiega Bongiasca che sottolinea il grande impegno messo in essere in questi anni “per rinnovare tutte le scuole della provincia e per avviare molti cantieri stradali necessari. A partire dalla Canturina bis o la Variante di Olgiate”.
Infine un riferimento alla “professionalità e all’impegno di tutto il personale della Provincia. Pur essendo sotto organico tutti si sono sempre adoperati al massimo. Siamo passati negli ultimi anni da 400 a 150 dipendenti. Diciamo che ho dovuto anche svolgere la funzione di psicologo”, conclude con un sorriso Bongiasca.
3 Commenti
Ma non è un istituzione che andava abolita? Questi per rimanere al loro posto sarebbero capaci di vendere frigoriferi agli esquimesi…
Fiorenzo sei un Mito !
Non ti vogliamo. Molla la cadrega!