Fulvio Caradonna, a Como un nome da citare quasi soltanto a bassa voce. Ai più giovani potrebbe dire poco ma per chi naviga nella tumultuosa politica comasca da qualche decennio è l’uomo che, abbattendo il Cedro del Libano, ha dato un nuovo volto alla oggi amatissima piazza Verdi; ma è anche colui che ha dato vita al “doloroso” cantiere paratie.
Fu infatti assessore ai Lavori Pubblici in Comune a Como per dodici anni, al fianco del sindaco Stefano Bruni, fino al giorno in cui decise che era il momento di dimettersi. Era il 4 novembre 2009. Da quel momento si è allontanato dalla politica ma continua a guardare con occhio critico le patate bollenti che gestì direttamente ai tempi. Tra queste, anche l’eterno problema del traffico in centro storico e di una Ztl così colabrodo da meritarsi l’epiteto di “indegna”.
A cosa fa riferimento nello specifico?
Al caos che regna oggi nel centro storico che, sulla carta, è una Zona a Traffico Limitato. Invece per passeggiare bisogna fare lo slalom tra auto parcheggiate ovunque, furgoni delle consegne e dei corrieri e, oggi ancor di più, tavolini.
Eppure a suo tempo aveva messo a punto un progetto interessante, “Merci in centro”, estremamente all’avanguardia.
Era il 2005. Sull’esempio di quanto già facevano a Padova, avevo aperto un tavolo di lavoro per proporre quel modello anche a Como. A Padova avevano creato fuori città un interporto enorme dove i vettori scaricavano le merci ed era il Comune, con dei mezzi elettrici appositi, a portarle in centro. Il costo ricadeva sul vettore che però ci guadagnava perché il famoso “ultimo miglio” è quello più costoso e lungo per i corrieri. A Como era tutto pronto: avevamo già affittato un’area magazzino a Montano Lucino e Csu, che avrebbe dovuto gestire il servizio di consegna in centro in determinati orari, aveva acquistato due mezzi elettrici e assunto il personale necessario.
E poi?
Perché non è stato portato avanti? Non lo so, non lo chieda a me. Credo che in Comune si siano bevuti il cervello dopo che sono andato via. Era tutto concretizzato e Como, per la sua conformazione, si prestava perfettamente a questa sperimentazione. Pensi che all’epoca, il nostro progetto venne citato in un convegno che si tenne a Torino sulla mobilità dolce. Ci lodavano, insieme a Padova, per l’iniziativa all’avanguardia per l’epoca. E ancora oggi resto convinto che sia l’unico modo per gestire il traffico commerciale in centro città.
Un secondo problema è il parcheggio selvaggio all’interno della Ztl. Lei aveva dato una sfoltita non da poco ai pass per entrare in centro storico.
L’unico modo per risolvere quel problema è colpire duramente con le multe, esattamente quello che avevo fatto io. Quando durante il secondo mandato Bruni assunsi anche la delega alla Viabilità feci ritirare circa 300 pass per il centro storico che erano del tutto ingiustificati. Si deve partire da questo tipo di revisione, anche se purtroppo poi non si risulterà simpatici ai più, e poi fare controlli serrati e sanzionare chi non rispetta le regole.
Lei venne duramente attaccato per la rimozione del Cedro del Libano e per la pedonalizzazione di piazza Verdi, ma fu anche fortemente contrario all’eliminazione dei parcheggi in piazza Roma voluta dalla giunta Lucini che oggi resta incompiuta.
I parcheggi e l’accesso alle auto si eliminano se c’è un senso. Mi crocifissero per piazza Verdi ma chi potrebbe dire oggi che non è bellissima? Togliemmo le auto per recuperare la bellezza. In piazza Roma invece mi sono sempre opposto alla pedonalizzazione perché era una operazione inutile: hanno tolto i parcheggi e ucciso le attività commerciali per lasciare una piazza deserta e buia.
Piazza Roma potrebbe diventare un mini interporto per limitare l’accesso dei furgoni delle consegne in centro?
A questo punto certamente, potrebbe diventare un piccolo parcheggio di interscambio. I furgoni vengono parcheggiati lì e i corrieri entrano in centro con carrelli o piccoli mezzi elettrici.
Non posso non chiederle una battuta sul cantiere delle paratie. Dodici anni dopo è ancora lì che ci guarda.
Un cantiere fermo dodici anni grida vendetta, chi ha creato questo scempio dovrebbe dare delle risposte. Io ho la coscienza pulita perché avrei consegnato i lavori terminati a giugno 2011, ne sono certo. Anche perché mi chiedo: tutti questi anni di stop per cosa? Da quanto ho potuto leggere il progetto è sostanzialmente lo stesso, con palancole e vasche nello stesso punto. Cosa cambiano, il colore del parapetto o delle mattonelle? I temi su cui venne fatto terrorismo all’epoca sono riproposti esattamente allo stesso modo oggi.
Se fosse assessore oggi cosa farebbe?
Si parla di un sacco di cose in questa città ma sono tutte stupidaggini. Due sono i temi fondamentali e glielo dico da futuro sindaco (ride, Ndr), sto scherzando. Da una parte sistemare la viabilità in centro storico e dall’altra creare un grande parcheggio in Ticosa. In quel luogo non bisogna fare altro: Como ha bisogno di un parcheggio a pochi passi dal centro.
A suo tempo parlava anche di una metropolitana leggera per Como.
Vero, il progetto è ancora depositato in Ferrovie. Prevedeva il capolinea del treno a Lazzago e una metropolitana leggera, che fermasse anche in Valmulini per dare nuova vita all’autosilo e che portasse comodamente le persone in città. Allora sì che si potrebbero mettere tariffe dei parcheggi molto alte in centro per spingere la gente a non entrare in città in auto.
6 Commenti
Pareri autorevoli dell’assessore tecnico della Giunta Bruni. Odonto-tecnico.
Caradonna chi ???
Quello che , quando gli fecero presente che con il progetto paratie non si vedeva più il lago rispose che lui, dalla sua casa di Brunate, il lago lo vedeva benissimo ???
Ancora sta metropolitana leggera? Progetto che non esiste, che chiunque persona dotata di senno e realismo sa essere infattibile, ma che ciclicamente viene riesumato giusto per darsi un tono e fingere di avere una visione di lungo termine.
Ma basta! Se mai arrivassero decine di milioni di euro di finanziamenti per la mobilità comasca, ci sarebbero mille altre priorità.
I vigili dove sono ?
Assenti ed in altro affaccendati 365 giorni all’anno.
Come mai la situazione é degenerata a tal punto?
Perché questa amministrazione, succube dei bottegai del centro, ha la mano leggerissima nei confronti della marea dei trasgressori.
Il risultato è che si vedono furgoni ovunque, ad ogni ora, non solo in ZTL ma anche in zona pedonale come piazza del duomo
Tutti bravi a parole…