Il Consiglio comunale di Milano ha dato il via libera definitivo alla vendita dello stadio Giuseppe Meazza e delle aree circostanti a Inter e Milan per un valore complessivo di 197 milioni di euro, cifra avallata anche dall’Agenzia delle Entrate. Questa decisione segna una svolta storica e apre la strada alla realizzazione di un avveniristico nuovo impianto da 71.500 posti, cruciale per ospitare gli Europei di calcio del 2032.
Il progetto del nuovo San Siro: tempi e investimenti
Il progetto, valutato in un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro (di cui circa 710 milioni destinati al solo stadio), è pronto a ridefinire il quartiere.
- Inaugurazione e Euro 2032: L’obiettivo è inaugurare il nuovo stadio entro il 2031, in tempo per l’importante evento calcistico continentale di Euro 2032.
- Avvio dei Lavori: L’inizio del cantiere non è previsto prima del 2027, subito dopo la conclusione dei Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026, la cui cerimonia di apertura si terrà proprio sul prato del Meazza.
- Funzionalità e Riqualificazione: Il nuovo impianto sorgerà sugli attuali parcheggi e sarà pensato per essere operativo 365 giorni l’anno. Sarà dotato di ampi spazi commerciali, ristoranti, uffici, hotel e musei, con lo stadio che si innalzerà su un podio che fungerà da piazza urbana. Il tutto sarà immerso in un nuovo parco che coprirà metà della superficie complessiva dell’area. Il completamento dell’intero quartiere è atteso entro il 2035.
Demolizione e il “vincolo” storico-culturale: resterà solo il 9% del Meazza
La costruzione del nuovo stadio comporterà la quasi totale demolizione del “vecchio” Meazza.
- L’Imponenza della Demolizione: Stando alle relazioni tecniche presentate dai club, si prevede l’abbattimento di oltre il 90% della struttura esistente. Saranno rasi al suolo il primo e il terzo anello, tutte le torri, gran parte delle rampe esterne e l’ottanta per cento del secondo anello. Si parla di oltre 228.000 tonnellate di calcestruzzo da smaltire, con costi stimati in circa 126 milioni di euro anche per il trattamento del materiale contaminato.
- La “Reliquia” del Secondo Anello: A sopravvivere sarà solo una piccola porzione, circa il 9%, del vecchio impianto: un frammento del secondo anello situato tra la Curva Sud e la Tribuna Arancione.
- Il Vincolo Legale: La conservazione parziale è dovuta anche a ragioni legali. La Soprintendenza ha infatti richiamato il rischio che il secondo anello, il cui collaudo risale al 1955, compia i settant’anni nel novembre 2025, ricadendo così sotto il vincolo storico-culturale previsto dalla legge. Sebbene il TAR abbia riconosciuto che tale vincolo non è sufficiente a bloccare la vendita dell’area, esso rappresenta un elemento di tutela che impone la conservazione di una parte dell’opera, destinata a ospitare il futuro Museo del Meazza.