La città e le acque del lago non hanno segreti per quello che è un vero personaggio di Como. Presenza storica in piazza Cavour, con la sua azienda di famiglia fondata nel 1892, offre servizi di noleggio di motoscafi, taxi boat e charter boat. Sulle sue imbarcazioni hanno viaggiato persone comuni e vip in arrivo da ogni parte del mondo. E lui, ogni giorno, è sempre presente nel gabbiotto di piazza Cavour. Parliamo ovviamente di Gianni Grammatica meglio noto come il Taséll. Al “Tasso”, come lo chiamano gli amici, il timone della rubrica “Io Sindaco” per raccontare questi ultimi anni.
Voltando lo sguardo dal lago verso piazza Cavour e verso la città cosa non ha funzionato in questi anni?
Purtroppo non si è riuscita a capire l’importanza delle piccole cose. Giusto pensare al futuro e ai grandi piani ma prima è fondamentale osservare cosa c’è intorno a noi tutti i giorni. E quindi l’attenzione al decoro in generale, agli interventi sulle strade spesso rovinate, alla pulizia dei marciapiedi.
Anche perché, se l’orizzonte di Gianni Grammatica è rivolto da una vita sulle acque del lago, decisivo sarà poter contare su una viabilità all’altezza.
Certo. Importantissimo per una città turistica quale è Como e anche per chi ci vive e lavora poter contare su un situazione viabilistica fluida, scorrevole. Cosa che oggi non è affatto così. Da anni se ne parla ma ancora poco è stato realizzato. Andrebbe ripensato anche il “girone”. Purtroppo basta un piccolo intoppo per creare enormi problemi. Penso ad esempio a quando il Calcio Como gioca in casa e ai cambiamenti viabilistici conseguenti. E poi deve essere risolto il nodo dei passaggi a livello che paralizzano la città. Un tempo il sogno era di riuscire a bloccare i treni a Borghi. Ora è almeno necessario trovare una soluzione a una situazione inaccettabile con le sbarre abbassate troppo a lungo.
Altro tema fondamentale, come citato in precedenza, è il turismo. Cosa è mancato?
A mio avviso sarebbe opportuno elaborare un’organizzazione turistica sempre più efficiente. Ovvero, visto che Como ormai da anni ha sempre più questa vocazione, tutti i soggetti a vario titolo coinvolti dovrebbero lavorare insieme. Soprattutto ora che si esce da un periodo difficile a causa dell’emergenza sanitaria.
Come giudica l’operato del sindaco Mario Landriscina ormai prossimo alla scadenza di mandato?
La reputo un’ottima persona. Purtroppo a me sembra che intorno a lui non ci siano spesso uffici all’altezza e noto come sempre più spesso la burocrazia rallenti idee e progetti. E ribadisco come sia giusto ipotizzare l’area Ticosa del futuro così come avere un quadro d’insieme della città di domani, ma se prima non si riescono a garantire pulizia, decoro e vivibilità ai cittadini, allora sarà molto difficile arrivarci a questa città del futuro.
Un commento
Parole, senza nessuna proposta.