Dopo il sindacato interviene anche l’Ordine dei Giornalisti lombardo. E’ sempre la direttiva inviata ai dirigenti dal segretario generale scatenare le reazioni, documento che anticipavamo ieri: Comune di Como, direttiva ai dirigenti: “Dovete leggere i giornali entro le 10 e segnalare chi ci critica”. Ecco quanto scrivono i nostri rappresentanti:
La critica non è un errore. È un diritto. È inaccettabile dunque la direttiva interna che il Segretario generale del Comune di Como Mari Lamari ha emanato il 5 luglio, invitando i dirigenti a leggere “entro le 10” i giornali e a segnalare all’Ufficio comunicazione gli articoli “lesivi dell’immagine del Comune e/o del suo apparato tecnico amministrativo”, ricordando che “eventuali calunnie” – ma la calunnia è giuridicamente un’altra cosa – “possono essere portate in giudizio”.
La direttiva identifica la critica, che è un diritto sacrosanto e centrale nelle democrazie liberali, con l’errore sulle circostanze di fatto e di diritto che guidano l’organizzazione comunale che sono quindi considerate dall’amministrazione come inoppugnabili. Questa identificazione tra critica ed errore è inaccettabile. La direttiva non intende infatti favorire la conoscenza delle circostanze che guidano l’azione del Comune, ma replicare ad articoli “lesivi nei confronti dell’Ente e dei Direttori”. La confusione, l’ambiguità, rivelano le reali intenzioni dell’amministrazione.
La posizione dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia è chiara e immutata nel tempo: gli enti pubblici – soprattutto gli enti pubblici – sono chiamati a favorire la libertà di espressione, “diritto fondamentalissimo” secondo la Corte costituzionale, e la libertà giornalistica che ne fa parte e che risponde al diritto di informazione dei cittadini. Informazione che non sempre porta al consenso, ma può alimentare critiche e dissensi. La direttiva del Comune di Como va in una direzione decisamente opposta.
E su twitter è intervenuto il presidente della Federeazione Nazionale della Stampa, Vittorio di Trapani:
Ogni mattina, nel Comune di Como, il dirigente sa che deve leggere entro le 10 la rassegna stampa e correre più veloce della critica.
Direttiva che sa di avvertimento: consentirà di “comprendere che eventuali calunnie possono essere portate in giudizio”https://t.co/8XgzQa9a3c pic.twitter.com/2e4ybNjvXY
— Vittorio di Trapani (@vditrapani) July 7, 2023
2 Commenti
Però è giusta la replica.
Signor Sindaco, non spari al messaggero.
Se non ci fossero problemi con la sua amministrazione, i media riporterebbero fatti diversi. Guarda altre amministrazioni della regione che funzionano bene come Tremezzina. Qui ci sono rapporti sani tra i media, i Sindaci e le loro amministrazioni.
Per favore, non essere accecato dall’ego e dall’arroganza. Preparati ad ascoltare i media e i cittadini per il bene della città.