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Attualità, Politica

La funivia sul Lago di Como è ancora chiusa: “Grave e inaccettabile, interrogazione urgente in Regione”

Finalmente qualcosa si muove sul fronte della funivia Argegno-Pigra che nonostante mesi di annunci e di buone intenzione è ancora ferma. La questione infatti diventa un’interrogazione urgente urgente all’Assessore regionale Franco Lucente del consigliere regionale Dem, il comasco Angelo Orsenigo. Spiega: “La situazione attuale della funivia Argegno-Pigra è grave e inaccettabile”.

“Nonostante ripetuti annunci di imminente riapertura – aggiunge Orsenigo –  ci sono ulteriori verifiche tecniche in corso che starebbero bloccando la piena riattivazione dell’infrastruttura. Questa situazione non solo crea enormi disagi per i residenti e gli operatori locali, ma rischia anche di avere un impatto grave sull’intera stagione estiva, periodo cruciale per l’economia locale”. La funivia avrebbe dovuto ripartire già a metà giugno secondo gli annunci ufficiali, dopo la chiusura dei lavori di riqualificazione.

“La data di riapertura è stata costantemente rimandata, lasciando i cittadini e gli operatori locali nell’incertezza. L’interrogazione mira a ottenere risposte dettagliate sullo stato dei lavori e delle verifiche e sulle tempistiche previste per il ripristino del servizio, nonché a sollecitare un ruolo attivo di Palazzo Lombardia per evitare ulteriori ritardi e disagi per la comunità oggi e in futuro”, ha spiegato il consigliere lariano.

“La funivia”, conclude Orsenigo, “è un’infrastruttura vitale per quest’area del lago. Chiedo all’Assessore Franco Lucente di fornire chiarezza sulla situazione attuale della funivia, per la quale Regione Lombardia ha investito circa 800.000 euro dal 2020 a oggi. È fondamentale assicurare un servizio efficiente e sicuro per i cittadini e per il turismo locale”, ha sottolineato il Consigliere Regionale.

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6 Commenti

  1. Questo si chiama ASSENTEISMO SOCIALE da parte di chi in Regione sono funzionario, che non fanno funzionare nulla, sono presenti durante la campagna elettorale, ma dopo spariscono. La base, i Sindaci, si devono svegliare, altrimenti in Regione si tira campare, conferenze senza decidere niente, tavole rotonde giusto per passare il tempo, di Pigra e della nostra Valle in Regione si disinteressato tutti. Tant’è vero che da ventun ‘mesi la struttura è zoppicante. Forse in Regione qualcuno è in grado di sentirci?

  2. Le verifiche tecniche non c entrano niente, basta dire che la funivia funzionava perfettamente e che sono 21 mesi che è ferma. In 21 mesi quante verifiche tecniche si riescono a fare? Ci sono, solo dalla parte italiana delle Alpi, 49 funivie attualmente in funzione, queste non chiudono per 21 mesi. Però sono 49 funivie gestite bene. Pigra è la classica malagestione di un bene pibblico.

  3. …ma il fantomatico super esponente politico Fermi è a conoscenza della questione??? Visto che si sta adoperando con invidiabile vigore e inarrivabile competenza alla rivalutazione del comprensorio sciistico di MONTE SAN PRIMO, potrebbe dare un notevole e incomparabile contributo alla risoluzione di un problema che, ormai, ha superato il confine del grottesco… perché mi sembra evidente che TUTTI I SOGGETTI COINVOLTI SONO R I D I C O L I ! ! !

  4. “…ci sono ulteriori verifiche tecniche in corso…”.
    La questione sta tutta li, le ripetute verifiche tecniche, in quanto se avviene un qualunque incidente e ci scappa il morto o il ferito, ecco che scattano le denunce e ricostruzioni giornalistiche sensazionalistiche, giornalistiche, le indagini, le verifiche, la ricerca del colpevole e delle eventuali scorciatoie nei controlli ecc (basta andare a vedere l’andamento di uno qualsiasi degli articoli e processi passati e in corso su incidenti ferroviari alla ricerca spasmodica di un colpevole qualsiasi) e così, che deve dare l’OK, diventa prudente come il Gran Cancelliere Ferrer di manzoniana memoria “Adelante, Pedro, con juicio, si puedes”

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