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La maledizione del maxi edificio storico da 9,7 milioni in centro Como: ancora invenduto, da 20 anni

Non c’è niente da fare: il maxi edificio nel centro di Como, tra le vie Dante Grossi, non lo vuole nessuno. Anche questa volta, l’ennesima da una ventina d’anni a questa parte, l’ex orfanotrofio messo in vendita a 9,7 milioni di euro dal Comune è rimasto senza acquirenti. Le offerte scadevano il 15 gennaio scorso, ma a Palazzo Cernezzi non ne è arrivata nessuna.

“Dopo una verifica in Comune, abbiamo appreso che l’asta per la vendita dell’ex Orfanotrofio di via Tommaso Grossi è andata deserta (la ex scuola media Baden Powell che per un periodo poi fu anche dormitorio, Ndr). Un problema, se si considera che, stando al piano triennale delle opere pubbliche, la maggior parte degli interventi previsti per il 2024 sarebbero stati finanziati grazie all’alienazione di questo immobile, la cui base d’asta era fissata a 9,7 milioni di euro”, così denunciano i consiglieri comunali del Pd Stefano Legnani e Patrizia Lissi (qui trovate i dettagli dell’asta).

Evidenziano ancora i due Dem: “Il condizionale, però, in questo caso è d’obbligo. Come fatto notare già dopo l’approvazione in Consiglio del bilancio, infatti, sono previsti 10 milioni di investimenti, suddivisi equamente per il recupero dell’ex Santarella e del Politeama, per i quali, però, su ammissione dello stesso sindaco, a oggi non solo non esiste un progetto, ma nemmeno un’idea chiara di cosa realizzare. In sostanza, 10 milioni messi a bilancio tanto per scrivere dei numeri. Pertanto, a pensarci bene, i soldi ricavati dall’asta rischiavano di rimanere inutilizzati, in attesa di una decisione dell’Amministrazione su come spenderli nel ridare vita ai due edifici”.

E conclude la nota diffusa dal partito: “Spiace, ovviamente, vedere fabbricati come questi ultimi e come l’ex Orfanotrofio inutilizzati e lasciati al degrado. Tutto ciò, però, è probabilmente la cartina di tornasole dell’incapacità di questa Amministrazione di elaborare progetti, di guardare al di là dei confini comunali e di attrarre investimenti. E allora sì, forse, che c’è da preoccuparsi, al di là dell’asta andata deserta”.

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