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La morte del 21enne dopo il tuffo al Tempio Voltiano. FdI: “A differenza di quanto faceva Rapinese non incolpiamo il sindaco. Nostra proposta per il 2024”

Questa mattina abbiamo documentato con immagini come il fenomeno dei bagni proibiti non investa solo Como, stessa situazione a Cernobbio. Pochi giorni fa l’ennesima tragedia con la morte di un 21enne rimasto sott’acqua dopo un tuffo nella zona del Tempio Voltiano e morto poche ore dopo in ospedale. Pochi istanti dopo il recupero del ragazzo da parte dei soccorritori i turisti sono tornati in acqua come nulla fosse accaduto (qui il racconto). Sul tema interviene Fratelli d’Italia, che annuncia per settembre una proposta di intervento:

La tragedia dell’altro giorno nello specchio d’acqua davanti al Tempio Voltiamo impone una profonda riflessione su come arginare un fenomeno che, ogni estate, indipendentemente dal sindaco in carica si ripete. La cosa sconvolgente è che dopo la tragedia numerosi bagnanti sono entrati in acqua indisturbati e ieri la zona è stata presidiata dalle forze dell’ordine: a nostro parere non è questa la strategia migliore.

A differenza dell’attuale Sindaco, che nel 2017, con i suoi consueti toni da guappo, sui media locali, dava la colpa al Comune, noi siamo orgogliosamente diversi e per questo non incolpiamo lui e la sua Giunta (sempre che esista). A settembre, infatti, con il gruppo consigliare depositeremo un’articolata proposta per poter affrontare al meglio la prossima estate, andando oltre precisi e controlli sporadici che non contribuiscono a risolvere la situazione. Una proposta che coinvolgerà più attori con un duplice obiettivo, evitare future vittime e tutelare la salute.

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8 Commenti

  1. In italia e’ tutto lasciato al fato confidando sia benevolo, salvo poi rammaricarsi,cospargendo di cenere il capo, con la promessa del mai piu’ …
    Ma la trama purtroppo non cambiera’!

  2. È un po come i limiti di velocità,se vai in paese a 130 km, bè…. Forse può succedere qualcosa…. E forse di grave? Giusto? Quindi i divieti ci sono, poi se anneghi perché non sei capace di nuotare o perché hai fatto una congestione o perché ti si è impigliato il calzino nella fine della boa…. ….. Il tutto a tuo rischio e pericolo. Cos’è? Dobbiamo pure mettere e pagare i bagnini sul lago? Visto che è di moda, giù una bella multa a testa a tutti quelli che trovi in acqua, poi vedi se ci entrano ancora

  3. Qui non parliamo di km di costa da controllare, ma poche decine di metri.
    È evidente il fallimento e la resa incondizionata dell’amministrazione comunale.

  4. I controlli non possono raggiungere tutti i posti potenzialmente pericolosi.
    Si potrebbe tornare a scuola ed in famiglia ad instillare un po’ di rispetto delle regole, non pensare che sono suggerimenti e poi ognuno fa come gli pare.

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