A ridosso delle festività pasquali hanno fatto molto discutere i voli Covid-free organizzati per l’Islanda e le Canarie per questa settimana di ferie.
Così come ha destato stupore la possibilità di partire, anche per chi vive in zona rossa, per una vacanza all’estero mentre chi è rimasto a casa non può uscire neppure dal proprio Comune di residenza.
Tra chi ha deciso di staccare la spina dalla pandemia e di partire per qualche giorno di relax c’è anche la comasca Anna Di Bona, consulente di viaggi con uno studio in centro storico a Como. Anna infatti nella giornata di mercoledì 31 marzo si è imbarcata con la sua famiglia al porto di Genova su una nave da crociera che farà il giro del Mediterraneo per i prossimi sette giorni.
“Tutta la mia famiglia aveva bisogno e voglia di socialità, ovviamente in perfetta sicurezza – racconta Anna – così abbiamo deciso di prenotare una crociera. Siamo io e mio marito, nostra figlia di 15 anni, mio padre di 83 e mia suocera di 90. Nell’ultimo anno a pagare il prezzo più alto sono stati i ragazzi, rinchiusi in Dad, e gli anziani, spesso impossibilitati a vedere la famiglia a causa del rischio del contagio. Loro hanno davvero vissuto un anno devastante e questo è un modo per svagarsi: a guardare mio padre sembra un bambino al luna park”.
La sicurezza però resta la caratteristica principale del viaggio. “Abbiamo dovuto fare un tampone 96 ore prima della partenza, che abbiamo effettuato a buon prezzo grazie alla Croce Rossa di Lomazzo, e un altro test ci è stato fatto all’imbarco – racconta Anna – e negli spazi comuni della nave vige l’obbligo di indossare la mascherina, a parte quando si mangia. L’unica incognita al momento riguarda le escursioni”.
Tradizionalmente infatti quando si arriva alle tappe della crociera è possibile scendere dalla nave per delle escursioni ma con la pandemia in corso le regole sono diverse. “In teoria è possibile scendere solo con la guida autorizzata della nave a piccoli gruppi – spiega la comasca – ed è severamente vietato allontanarsi per qualsiasi ragione: niente negozi o passeggiate in solitaria perché serve rimanere nella ‘bolla’ della nave. Qualora qualcuno non rispetti le regole, la guida deve fare rapporto all’equipaggio della nave che vieterà a chi ha trasgredito le regole di tornare a bordo. Al momento però non sappiamo se con le ultime restrizioni ci sarà questa possibilità”.
Un’altra certezza che ha spinto Anna e la sua famiglia a prenotare il viaggio è stata la ridotta capienza della nave. “In tempi normali questa nave da crociera ospiterebbe circa 5mila passeggeri – sottolinea la consulente di viaggi – invece con il Covid trasporta poco meno di mille viaggiatori quindi ognuno di noi ha modo di mantenere certamente le distanze”.
Non solo papà, suocera e figlia avevano bisogno di staccare. Il periodo è molto duro per Anna che, da consulente di viaggi, è sostanzialmente in lockdown da più di un anno. “La situazione è disastrosa – spiega – prima della terza ondata c’era stata una ripresa soprattutto nei viaggi di nozze e tra i viaggiatori doc che con buone policy di viaggio, come assicurazioni Covid e caparre basse, erano tornati a muoversi. La terza ondata ha frenato tutto e al momento l’unica cosa che ci viene chiesta sono le case vacanza in Italia. Certamente l’insicurezza e la confusione che creano un decreto dopo l’altro non aiutano”.
A dare qualche speranza al comparto turistico in vista della stagione estiva potrebbero arrivare il Passaporto vaccinale europeo e, appunto, una maggiore organizzazione di viaggi Covid-free. “Al momento sono i grandi gruppi a investire sui voli Covid-free – commenta Anna – il problema però diventa il continuo rincorrersi di nuovi decreti come è successo questa settimana. L’aver imposto comunque al rientro la quarantena ammazza tutto il lavoro fatto. In agenzia personalmente nei giorni scorsi ho prenotato per dei clienti tre voli di questo tipo con partenza a maggio”.
E aggiunge: “Per quel che riguarda il passaporto vaccinale, sono d’accordo ma solo se oltre al vaccino si dà la possibilità di viaggiare alle stesse condizioni a chi è guarito dalla malattia e quindi ha gli anticorpi e a chi presenta il tampone negativo effettuato nei giorni precedenti alla partenza. Altrimenti si rischia di discriminare”.
Grazia: “Per l’estate c’è più paura”
Non ha mezzi termini Grazia Papa, titolare del tour operator di Lomazzo “I tuoi viaggi”, nel raccontarci la situazione che sta vivendo: “Dal 1° gennaio 2021 sono ferma alla fattura numero zero”.
Non un viaggio organizzato nei primi tre mesi dell’anno, neppure in vista della bella stagione. “Non stiamo lavorando purtroppo – spiega Grazia – perché il nostro core business sono i viaggi di gruppo organizzati e al momento sono impossibili. Per il turismo organizzato serve pianificazione ma soprattutto fiducia da parte dei clienti e se manca per via del continuo cambiare nelle norme, questo settore non ripartirà a breve”.
L’anno scorso è stato senza dubbio molto difficile, soprattutto per via del totale lockdown dei primi mesi dell’anno però la seconda parte del 2020 era andata meglio. “Dall’inizio di luglio a novembre abbiamo lavorato abbastanza bene, in sicurezza – sottolinea Grazia – abbiamo organizzato tour di gruppo per migliaia di passeggeri e non abbiamo avuto un solo caso di positività al rientro. Lo sappiamo per certo perché ogni viaggiatore era tracciato. Quindi significa che si può fare”.
Eppure la tour operator di Lomazzo ha molti dubbi per l’imminente stagione estiva. “Dopo tutto quello che è accaduto in autunno e in inverno la gente ha molta più paura dell’anno scorso – commenta Grazia – perché questa volta tutti noi viviamo con la consapevolezza che, se le cose non vanno per il verso giusto, il virus tornerà in autunno. L’anno scorso invece moltissimi non credevano che si sarebbe ripresentato così forte con la stagione invernale. Quindi è chiaro che un tasso di vaccinazioni molto alto è l’unico modo per il nostro settore di ripartire”.
Quindi sarebbe favorevole al Passaporto vaccinale che è stato annunciato dall’Unione Europea? “Bisogna capire a quali condizioni – precisa la tour operator comasca – se introducessero la possibilità di viaggiare solo con il vaccino sarebbe un grande spartiacque per chi ancora non è riuscito a ricevere la somministrazione. Se invece introducessero il Green Pass che dà la possibilità di muoversi anche con il tampone negativo o gli anticorpi per chi ha già fatto la malattia, sarebbe molto più fattibile. Resta comunque il fatto che moltissimi si scoraggiano all’idea di partire con tutte queste restrizioni. Senza un po’ di normalità sarà molto dura la ripresa”.
E senza ripresa, le difficoltà per chi lavora in questo settore si fanno sempre più grandi. “Nella mia agenzia ho tre dipendenti e otto collaboratori a Partita Iva – spiega la titolare de I tuoi viaggi – gli assunti hanno ricevuto la cassa integrazione anche se mai puntualmente di mese in mese. L’ho potuta sospendere solo ad agosto e settembre perché ho avuto entrate tali da poterli pagare. I collaboratori invece hanno ricevuto pochissimi sussidi e noi abbiamo potuto farli lavorare solo in estate. Stanno erodendo il loro patrimonio, i loro risparmi, e in diversi si sono reinventati in altri lavori temporanei”.