In una lunga intervista concessa al Corriere della Sera, Samuel Glasgow Dickson, classe 1947, definito dal quotidiano di via Solferino “intellettuale razzista, attivista di organizzazioni segregazioniste come la League of South” nonché ex avvocato anche di membri del Ku Klux Klan, per spiegare alcune sue teorie ha citato anche gli italiani, il Canton Ticino e la Svizzera.
Il punto in cui Dickson ricorre a questo incredibile parallelo nasce da una domanda su una delle sue attività del recente passato. Cioè quando arrivò a sostenere che quando gli americani erano a Cuba, hanno perso l’occasione di mandare nell’isola tutti gli afroamericani. E alla domanda diretta se “continua davvero a puntare sulla segregazione”, la risposta di Dickson è stata la seguente:
“E’ l’unica soluzione: un cantone per i neri, così come in Svizzera c’è un Canton Ticino per gli italiani”. Parole anche piuttosto incomprensibili oltre che storicamente discutibili, ma che tutto sommato vanno collocate in un’intervista in cui si legge testualmente l’affermazione che “penso che i bianchi siano una razza migliore”, per dire il livello.
3 Commenti
Non so se sia peggio lui o chi gli dà spazio e voce per esternare le sue farneticanti teorie.
Un moderato che sa farsi voler bene da tutti.
Ecco un perfetto imbecille…