Strana città Como. Sempre pronta a strepitare sull’assenza di eventi culturali di rilievo, a invocare grandi mostre o almeno mostre di spessore scientifico, perennemente brontolona sull’offerta in particolr modo comunale e poi quando un appuntamento decisamente pregevole viene servito sul miglior piatto d’argento possibile – Villa Olmo – il risultato è che i visitatori risultano invisibili o quasi.
E’ il caso di “Astratte”, la preziosa mostra organizzata dall’ex assessore alla Cultura Livia Cioffi a Villa Olmo la scorsa primavera e curata da un’autorità quale Elena Di Raddo. Il tema era duplice e benissimo rappresentato nelle sale della dimora neoclassica: le donne e l’astrazione in Italia dal 1930 agli anni 2000, con un’ottima rappresentanza di artiste comasche e poi altre protagoniste dell’arte italiana. Ebbene, ora sono ufficiali i risultati al botteghino.
I proventi della mostra derivanti dalla pura vendita dei biglietti ammontano solamente a 28.975 euro, dei quali 17.604 in contanti ed 11.371,00 tramite Pos. Inutile girarci attorno: poco, troppo poco per 70 giorni di apertura e tenendo anche conto dei prezzi. Il biglietto intero costava 7 euro, il biglietto ridotto 5 (per gruppi 15 persone, minori dai 6 ai 18 anni, anziani over 70 anni, dipendenti del Comune di Como), il family pass 12,00 (2 adulti e 2 ragazzi 6-18 anni), il biglietto cumulativo 12 (ingresso Villa Olmo, Tempio Voltiano e Pinacoteca civica).
Insomma, uno schema che si ripete: “Vogliamo le mostre a Villa Olmo!”. E poi, nonostante la qualità dell’offerta, nessuno o quasi ci va.
12 Commenti
Forse la mostra non è stata sufficientemente pubblicizzata.
scopro adesso l’esistenza di questa mostra:non e’ che e’ mancata la promozione?
Abito in provincia di Como, e nel passato mi ricordo anche dei cartelloni che pubblicizzavano gli eventi in villa olmo e ci avevo pure partecipato. Di questo ne vengo a conoscenza solo ora e non sono i solo.
Bellissime erano le mostre organizzate a Villa Olmo da Sergio Gaddi. Quelle si che erano “signore” mostre che attiravano migliaia di comaschi e turisti con incassi eccezzionali. E pubblicizzate sulle migliori riviste anche internazionali. Per organizzare qst eventi bisogna essere professionisti seri e saperci fare…
Bellissima deve dirlo la gente, non chi l’ha organizzata. Se ha suscitato poco interesse, così “bellissima” non era, o, per lo meno era rivolta ad un pubblico ristretto.
Non serve avere quadri di valore inestimabile per attirare il pubblico, a Conegliano una mostra con le fotografie di Steve McCurry sul tema della lettura ha avuto 43.000 visitatori, e non stiamo parlando di una città “turistica” come Como.
Vogliamo le mostre facili
… e i turisti?…. .
I turisti se non sono gratis non ci vanno.
Adesso avremo la permanente del sindaco con foto dalla nascita ai giorni nosti.
Può essere visto che abitiamo in un paese anzi paesotto direi.
Date spazio anche a noi artisti emergenti la gente vuole novità,
Mi pare che abbia tagliato i capelli. E anche la barba…