Anche in provincia di Como si muove finalmente qualcosa di organizzato contro il pedaggio in arrivo sulla Milano-Meda, superstrada che unisce Como al capoluogo lombardo attraverso la Brianza ma che ora entrerà a far parte del sistema autostradale di Pedemontana (lavori imminenti).
In particolare, ieri il Pd è sceso in campo contro il nuovo balzello. Ecco la nota ufficiale.
Secondo la giunta di Centro Destra di Regione Lombardia la Milano-Meda, la superstrada che collega la Brianza al capoluogo, deve diventare a pagamento. Si stima che ogni tragitto su questo tratto potrebbe costare 4/6 euro al cittadino. Il Partito Democratico dice un deciso “NO” a questo provvedimento su cui, purtroppo, non c’è nemmeno stato un vero confronto.
“Con l’introduzione del pedaggio sulla Milano-Meda – commenta la Presidente dei Deputati del Partito democratico, Chiara Braga – i cittadini verranno privati di un’arteria fondamentale e finora gratuita per raggiungere Milano e i Comuni limitrofi. Secondo alcune stime fatte il pedaggio potrebbe variare dai 4 ai 6 euro al giorno per complessivi 80-120 euro mensili a totale carico degli utenti. Questo oltre a incidere negativamente sul portafoglio dei cittadini produrrà l’espulsione di una larga parte del traffico pendolare presente sulla Milano-Meda che inevitabilmente andrà a riversarsi sulle altre reti viarie comunali e intercomunali del territorio, con ricadute estremamente pesanti in termini di ulteriore traffico, impatto ambientale e di tempo perso per pendolari e imprese. Una situazione inaccettabile”.
“Si tratta di un impatto economico che non può essere scaricato sul privato cittadino – commentano il consigliere regionale Angelo Orsenigo e Carla Gaiani, segretaria provinciale del Pd aggiunge: “Pedemontana Lombarda costa 3,5 miliardi di euro; ha perdite per 106 milioni e un debito di circa 390 milioni. Regione Lombardia non può scaricare i conti in rosso che Autostrada Pedemontana non riesce a ripianare facendo pagare il pedaggio alle migliaia di pendolari e cittadini che oggi utilizzano gratuitamente la Milano-Meda. Il territorio, i pendolari e i cittadini non possono essere continuamente spremuti come limoni”.
Il consigliere regionale poi sottolinea: “Attualmente è totalmente mancato un focus di confronto per la provincia di Como e per i suoi territori interessati. Soltanto perché ho presentato precisa richiesta all’assessore Terzi, è stato convocato un incontro lunedì 9 dicembre, ma non è ancora chiaro quali rappresentanti del territorio potranno intervenire. Inoltre, ricordo che attualmente nessuna opera compensativa è stata messa sul tavolo e non è stato predisposto lo studio del piano del traffico per capire quali saranno le ricadute negative sui territori comaschi limitrofi alla Milano-Meda”.
“Per contro, pare che Regione Lombardia non si faccia nessuna remora a individuare il territorio di Cermenate come luogo di cantiere e deposito. Così non va affatto bene e invito tutte le forze politiche, e in particolare i sindaci, a unirsi in questa battaglia di buon senso” conclude Orsenigo.
“Noi diciamo “No” a questo nuovo balzello per i cittadini lombardi e per questo invitiamo tutti a sottoscrivere la petizione pubblicata su una piattaforma online contro il pedaggio che Pedemontana vuole introdurre nel tratto tra Lentate sul Seveso e Bovisio Masciago” sostengono Braga, Gaiani e Orsenigo.
Ci sarà tempo fino al 20 dicembre per sottoscrivere questa petizione da presentare ai vertici di Regione Lombardia e Pedemontana che si trova a questo link
Nel frattempo è stata attivata una campagna mediatica con adesivi da apporre alle automobili e ad altri mezzi per dimostrare il sostegno alla mobilitazione contro questo iniquo atto di tassazione dei Comaschi. Il nostro territorio merita rispetto. Insieme possiamo fermare questa tassa mascherata!