La società Phoenix Technologies annuncia oggi la disponibilità di Apertus – alternativa elvetica a ChatGPT – il noto robot di conversazione basato sull’intelligenza artificiale, sul proprio cloud sovrano – cioè con server in Svizzera – addestrato dal supercomputer Alps a Lugano. “Si tratta di un traguardo decisivo per l’autonomia digitale del Paese”, afferma la società di Zugo.
Sviluppato dai politecnici federali di Losanna e Zurigo, come pure dal Centro svizzero di calcolo scientifico (CSCS) Apertus – primo Large Language Model (LLM) svizzero su larga scala, aperto e trasparente – può ora essere distribuito sull’infrastruttura ad alte prestazioni di Phoenix Technologies, ha indicato l’impresa.

“Per la prima volta, le organizzazioni svizzere che operano in settori sensibili come finanza, sanità e pubblica amministrazione possono sfruttare un LLM all’avanguardia senza che i loro dati lascino mai la giurisdizione elvetica”, argomenta la ditta in una nota riportata dall’agenzia stampa Ats. “Questo approccio risponde direttamente alla necessità critica di innovazione, riducendo al contempo i rischi associati a piattaforme di IA di proprietà straniera”.
“Questa è una dichiarazione di indipendenza digitale per la Svizzera”, afferma Thomas Taroni, Ceo e fondatore di Phoenix Technologies, citato in un comunicato.
“Per troppo tempo le imprese elvetiche hanno dovuto affrontare una scelta difficile: innovare con IA straniere e mettere a rischio la sovranità dei dati, oppure perdere terreno. Oggi quella scelta non esiste più. Unendo il modello Apertus alla nostra infrastruttura sovrana e ad alte prestazioni, forniamo la risposta svizzera definitiva all’IA”, conclude.