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L’affetto dei clienti storici per gli agricoltori mandati via dal Mercato Coperto di Como: mille firme di solidarietà

Prosegue la mobilitazione a sostegno degli agricoltori e produttori comaschi che dovranno lasciare il padiglione comunale del Mercato Coperto a partire dal 1° agosto prossimo per i lavori di ristrutturazione.

Il Comune, nel giugno scorso, ha comunicato al Consorzio Mercato Agricoltori Comaschi (CoMAC) che il 31 luglio, ultimo giorno valido della concessione degli spazi, non avrebbe avuto proroghe ma soprattutto – ed è questo il vero punto della contestazione nei confronti dell’amministrazione – agli agricoltori non è stata offerta alcuna alternativa in attesa di un nuovo bando di assegnazione di cui al momento non vi è traccia. Una linea dura che rischia, secondo i diretti interessati, di mettere a rischio almeno una parte delle 15 aziende in questione.

Da queste premesse sono nate proteste e gesti simbolici, tra cui appunto l’avvio di una petizione tra i banchi degli operatori.

A oggi, grande il sostegno dei comaschi alle ragioni degli agricoltori: circa mille le firme raccolte in pochissimi giorni e la raccolta, almeno fino al prossimo 31 luglio, proseguirà ancora.

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13 Commenti

  1. Egregio sindaco,i produttori stanno piantando le verdure autunnali ,per cortesia dia loro spiegazioni affinché la loro fatica non vada sprecata, grazie.

  2. La mia domanda, forse banale, è: non ci sono altri spazi fruibili all’interno del mercato dove possano continuare a vendere mentre ristrutturano quelli dove sono ora?

  3. Anche io mi servo al mercato coperto e mi spiace per loro, ma è un anno che leggo che entro fine luglio devono andarsene, solo ora si mettono a raccogliere firme e lamentarsi?.

  4. Buongiorno. Il signore,forse non sa distinguere, da commercianti a coltivatori. I commercianti vanno e trovano la merce già in casse pronte da esporre,logicamente anche loro fanno sacrifici, sveglia al mattino presto per il mercato generale e dopo devono sempre pulire la merce,prima di esporla. I coltivatori,i loro prodotti li ottengono lavorando la terra, e seguendoli ogni giorno, con il sole o la pioggia. A volte il prodotto è perfetto,altre no. D’inverno, essendoci i tunnel, permettono culture diverse. L’unica cosa è sapere rispettare il lavoro di ogni persona, e prima di esprimere un giudizio, si dovrebbe provare a svolgere la professione incriminata. Parlare è facile,lavorare è dura. Titta B.

  5. Qualcuno parla perché ha la bocca sono tutti prodotti nostri e lavoriamo solo 3 giorni a settimana al mercato perché in azienda c’è da fare e cominci lei a lavorare la terra

  6. Ho già commentato lo scorso articolo facendo presente a questi signori che lavorano due giorni a settimana mentre al mercato coperto gli altri commercianti aprono anche il martedì e qualcuno anche il venerdì. Hanno prezzi da “gioielleria” ed ho dei grossissimi dubbi che tutto sia di produzione propria. Basta vedere la loro presenza nel fuori stagione. Nessuno poi alleva e macella in proprio per cui non necessitano di abbattimento capi e quantaltro. Le trote del lago provengono poi da un allevamento che non penso sopravviva con quattro vasche di carpione due giorni alla settimana.
    Ripeto, la cosa puzza alquanto e ci costringe a meditare.

    1. Buongiorno,sono la sorella di Alessandro,allevare quelle trote ci costa tantissimo e non solo a livello economico e il mercato è stato finora un validissimo aiuto,altrimenti non saremmo venuti fino a Como tre volte a settimana per tutti questi anni.
      Az. Agricola Agrituristica La Vecchia Chioderia

    2. Medita,medita e mentre mediti vai al supermercato e compra l’insalata in busta.Conosco personalmente un paio di produttori e di certo non vanno ai mercati generali ad acquistare le loro merci.Comprare da loro vuole dire acquistare prodotti di qualità.Si vede che anche il vostro amatissimo sindaco usa l’insalata in busta,pre-lavata e ben disinfettata, chiaramente con un altissimo potere nutritivo

  7. Io ho fatto quanto potevo. Sosteniamo il più possibile quello che c’è, una volta cessato non ritornerà mai più! Abbiamo la possibilità di ottimi prodotti locali a prezzi contenuti, prodotti con la passione e il sacrificio. Difendiamo anche le nostre tradizioni!

  8. Chiudono senza tener conto degli acquirenti e dei produttori che rimarranno senza lavoro….ma che razza di politici sono !!!?Sono eletti per risolvere i problemi o crearne?

  9. Il sindaco sulla luna…. qualcuno può avvisarlo che ora di scendere?
    Senza considerare il km zero, il risparmio di non so quanti imballaggio, ha mai provato il cibo di quei produttori ( tra gli altri un pluripremiato a li vello
    internazionale) come può non dare un’ alternativa con tanto spazio a disposizione?
    Giovanna

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