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Lago basso, è emergenza idrica. Wwf Insubria: “Hanno raschiato il fondo ma le riserve ci sono. Però qui si aspetta la pioggia”

Il livello del lago di Como sempre più basso e le previsioni meteo che annunciano per i prossimi giorni l’arrivo della pioggia. Questi i due temi che la fanno da padrona nelle ultime ore. Con, sullo sfondo, l’aspetto turistico e da cartolina della spiaggia dietro il Tempio Voltiano.

Ma la dura realtà è ancora una volta evidenziata dall’ingegnere Gianni Del Pero, presidente del Wwf Insubria. “Il lago di Como e il Bacino dell’Adda senza acqua? Perché? Semplice, il barile ormai è stato totalmente raschiato e stiamo scavando in cantina. L’afflusso a Lago è addirittura negativo, meno 30 metri cubi al secondo (rilevazione di oggi alle ore 15). Come dire che l’Adda risale in Valtellina. Ma prima o poi pioverà dicono”, questa l’amara riflessione di Del Pero (qui le previsioni meteo).

Il tema sullo sfondo è sempre lo stesso, ormai da anni, ovvero la gestione delle acque da parte del Consorzio dell’Adda, l’ente regolatore responsabile degli afflussi e dei deflussi che riguardano il lago di Como. “Nonostante l’emergenza idrica e la grave siccità negli invasi alpini sono ancora presenti 75 milioni di metri cubi d’acqua che potrebbero bastare per soddisfare il fabbisogno idrico di un anno di oltre un milione di persone (1.141.552 per l’esattezza!) Ma prima o poi pioverà”, conclude ironicamente Del Pero.

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