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La Provincia mette fine alla saga del lago sporco. E il Pd: “Ora al sindaco di Como non resta che pulire”

“La saga è giunta finalmente al termine. Con l’ultima lettera della Provincia indirizzata ai Comuni del lago, chiarezza è stata fatta: la pulizia delle acque in territorio comunale spetta al sindaco Rapinese e alla sua Amministrazione. Grossi dubbi, per la verità, non ne avevamo, ma piuttosto che prendersi questa responsabilità e firmare una convenzione, il primo cittadino ha preferito mandare sui nostri schermi mesi e mesi di grande cinema, in piena linea con il suo stile”, così in una nota affermano i Consiglieri comunali del PD Patrizia Lissi, Stefano Legnani, Eleonora Galli e Stefano Fanetti.

Si riferiscono, i consiglieri, alla nota recentemente spedita da Villa Saporiti alle amministrazioni comunali – documento di cui ha dato conto La Provincia oggi – con cui è stato ribadito che, in virtù di nuove leggi nazionali, ora non c’è più dubbio su a chi spetti la pulizia dei bacini relativi: ai Comuni, dunque anche a Palazzo Cernezzi per ciò che concerne il primo bacino. Si ricorderà che, finora, il Comune e la Provincia di Como su questo punto avevano ripetutamente litigato, con l’amministrazione cittadina che rivendicava circa 700mila euro di pulizie pregresse mai ottenuti da Villa Saporiti in base alla vecchia convenzione (ora scaduta) tra i due enti, mentre da via Borgovico hanno sempre ribattuto che la pulizia toccava al Comune e che quella cifra era comunque enormemente inferiore (mentre per il futuro la pulizia del Lario avverrà tramite una specifica componente della Tari). Risultato: spesso lago sporco per giorni davanti agli occhi di turisti e residenti.

In questo quadro, aggiungono ancora i Dem di Palazzo Cernezzi: “E così abbiamo visto il soldato Rapi in trincea, a battagliare dopo il ponte del 25 aprile perché ‘la pacchia era finita e la Provincia non aveva bisogno della balia’. Lo abbiamo visto rivendicare con forza circa 700mila euro dalla stessa Provincia per l’uso del battello spazzino, salvo poi scoprire in Consiglio comunale che di documenti definitivi e numeri ufficiali non ce n’erano. Cinque mesi di querelle per arrivare a un dunque. E nel frattempo il nostro lago, più volte, ha mostrato il proprio volto peggiore, tra sporcizia e tutti i disagi che ne derivano. Non sarebbe stato meglio, per il bene della città, sedersi a un tavolo e trovare, da subito, una soluzione, piuttosto che montare questo interminabile film? Ora, l’unica pellicola rimasta al sindaco è: Non ci resta che… pulire“.

Il lago sporco e i 690mila euro pretesi da Rapinese dalla Provincia? “Quel credito non è ancora certo”

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3 Commenti

  1. Se la vogliamo dire tutta sul lago sporco la vicenda va avanti da molti anni, ben prima dell’amministrazione Rapinese ed è sempre stato sporco per giorni davanti agli occhi di turisti e residenti. Per quanto mi riguarda la “Provincia” non è mai stata un esempio di efficienza di manutenzione e controllo e non mi riferisco solo al lago nel Bacino di Como.

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