RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Politica

Il lago sporco e i 690mila euro pretesi da Rapinese dalla Provincia? “Quel credito non è ancora certo”

La querelle tra il sindaco di Como Alessandro Rapinese e il presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca, con il primo cittadino di Palazzo Cernezzi che si rifiutò di far pulire il primo bacino e di firmare una nuova convenzione per l’uso del battello spazzino, rivendicando 690mila euro da Villa Saporiti, era basata su…documenti definitiv e numeri ufficialmente accertati che ancora non ci sono. A dirlo, ieri sera in consiglio comunale, l’assessore al Bilancio di Palazzo Cernezzi, Monica Doria, che ha risposto a una precisa domanda del consigliere di Svolta Civica, Vittorio Nessi.

La vicenda risale in particolare allo scorso aprile, ponte del 25 Aprile incluso. Dopo la pioggia, il lago davanti alla città di Como rimase marrone e ricoperto per giorni e giorni da legna, detriti e immondizia, senza che nessuno pulisse. Lo spettacolo, per le migliaia di persone a Como in quei giorni festivi, fu orribile. A fronte delle polemiche che si levarono alte e forti da più parti, nacque lo scontro frontale tra Rapinese e Bongiasca. Il sindaco, in particolare, affermò che non avrebbe mai rinnovato la convenzione con Villa Saporiti per l’impiego di un battello spazzino nel primo bacino, rivendicando un credito con la Provincia (sempre legato all’uso di quei mezzi) di 690mila euro mai pagati.

Proprio su quel punto,  Nessi ha espressamente chiesto lumi sulla cifra e sul credito rivendicato a gran voce da Rapinese, ma la risposta dell’assessore al Bilancio è stata decisamente meno stentorea delle affermazioni del sindaco. “Quel credito fu oggetto di una mia interrogazione – ha detto ieri sera Nessi – Mi è stato risposto che questo credito esiste per l’impiego del battello spazzino, ma non è stato valorizzato nel capitolo di bilancio che gli compete”.

Poi la parola è passata all’assessore Doria che dato qualche dettaglio in più: “Per quanto riguarda il credito supposto di 690mila euro, cioè il debito che pare possa derivare alla Provincia per l’uso del battello spazzino, è una questione che si trascina da qualche anno. Per essere iscritto, il credito deve esserci comunicato come Ragioneria dal settore di competenza, cioè l’Ambiente. E deve essere anche comunicato, al di là degli importi, con supporto documentale dalla Provincia o da chi per essa, e comunque con nota ufficiale dal settore sia per la somma sia perché il credito sia certo. Deve comunque arrivare dal settore competente. Quindi non è stato iscritto perché non è stato comunicato”.

Al che Nessi è intervenuto nuovamente: “Ricordo l’affermazione piuttosto sicura del sindaco in relazione al battello spazzino, con cui, senza ombra di dubbio, aveva affermato che il Comune di Como non era inadempiente ai suoi doveri ma che anzi creditore di un importo rilevante nei confronti dell’amministrazione provinciale. E lo diceva con un tono di assoluta sicurezza, tanto che io pensavo che fosse corrispondente al supporto documentale necessario per portarlo a bilancio e soprattutto che fosse un credito certo. Invece apprendiamo dalla risposta che fu una boutade senza supporto documentale e sulla base di un credito non era ancora certo”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
TAG ARTICOLO:

Un commento

  1. Rapinese e un sindaco come defininire come dire qua comando io….e vero 1 cittadino e cosa fa toglie indifferenziato 1 volta a settimana e una vergogna come 1 cittadino di como il Titanic prima o poi affonda….

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo