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Lago di Como: “I turisti a mollo in un brodo di enterococchi. Leggi a tutela delle acque ignorate da 50 anni”

Il tempio Voltiano, i bagni proibiti in acqua di scarico, i turisti che ignorano i divieti. Schema orma classico e perfettamente incardinato tra la primavera e l’estate sul lago di Como. Ne parliamo da anni e non più tardi dello scorso 13 agosto al Goletta dei Laghi ha presentato i consueti dati sulle acque del Lario evidenziando come i turisti facciano il bagno letteralmente nelle fogne (qui i dettagli).

Oggi sul tema inteviene Enzo Tiso dal circolo Angelo Vassallo di Legambiente Como, e lo fa in maniera molto chiara:

Buongiorno,
guardando le immagini dei tanti turisti a mollo davanti al Tempio Voltiano in un brodo di enterococchi ed escherichia coli, qualcuno si è chiesto se un giorno sarà mai possibile dichiarare balneabile questo lembo di costa davanti ai Giardini a Lago.

La risposta a questa domanda è a nostro avviso positiva e proviamo a farlo con questa breve nota. Una provocazione perché certamente non auspichiamo la realizzazione di un affollato lido pieno di ombrelloni davanti al Tempio Voltiano e il Monumento ai Caduti, ma ci piacerebbe che a distanza di 48 anni dall’emanazione della Legge Merli (n 319 del 10 maggio 1976) “Norme per la tutela delle acque dall’inquinamento” non ci siano più scarichi fognari scarsamente depurati o addirittura non depurati nel lago.

Cose già dette e ridette ma purtroppo inascoltate da chi dovrebbe prendere decisioni.
Cordiali saluti
Enzo Tiso
Circolo “Angelo Vassallo” – Legambiente Como

© RIPRODUZIONE RISERVATA

39 Commenti

  1. Credo si debbano distinguere i 2 argomenti Acqua balneabile e Turisti che fanno il bagno. Faccio una considerazione solo sui Turisti che fanno il bagno in quanto per Acqua balneabile e troppo ampio lo spettro di valutazione e risoluzione. Molto più semplice, a mio modesto avviso, non sarebbe di svolgere l’attività di dragaggio della sabbia della penisola fin sotto anche le mura che circondano il Tempio Voltiano ? Non ci sarebbero più problemi di cartellonistica, di annegamenti, di interventi di Polizia locale, di costi aggiuntivi per proposte bizzare di recinzioni che lasciano il tempo che trovano, ecc. ecc. Del resto dragare è comunque una necessità annuale, altrimenti fra un po’ ci troviamo una penisola sempre più ampia che crea altri problemi. Basta fare un dragaggio più corposo ed ampio per riportare il lungolago come è sempre stato.

  2. Questa mattina alle 10 c’erano già famiglie in acqua e altre coi teli sul prato all’ombra del NS tempio voltiano. Ho scambiato due parole con due militari dell’ esercito…mi hanno detto di chiamare la polizia urbana ma che comunque non sarebbero arrivati. Estenderei il muretto … sarebbe un’ idea.

  3. Che siano trasparenti le analisi fatte in vari punti del lago, non basta dire è fogna , .con le tecnologie che abbiamo non riusciamo a fare dei depuratori adeguati?
    Idem per gli scarichi di imbarcazioni?
    O mettere anche delle reti , o altro x far in modo che dalla riva nn si vadi più in là di tanto.
    Poi con il caldo che fa , ovvio che si cerchi un po di fresco, e da quando nei tempi indietro l uomo viveva vicino a corsi d acqua.
    Quindi basta con lamentele , basta fare le cose, e attrezzare in qsti periodi . In modo da non rendere il paesaggio un vista indegna

    1. L’educazione….è comodo aggrapparsi alle leggi o trovare mille colpevoli….quando l’educazione è assente dovremmo cercarla….ma è più facile lanciare accuse che guardarsi allo specchio.

  4. La colpa e’ delle autorita’ e le leggi che permettono di scaricare di tutto nel lago, esistono depuratori e altro per salvaguardare il lago. Forse chi va al lago sono famiglie che non possono permettersi il mare!!! Poi la disorganizzazione dei traghetti da poco puoi fare biglietti on line.
    Tra qualche anno il turismo che porta soldi si sposta su altri laghi organizzati SVEGLIATEVI E’ ORA!!!!

    1. Diamo sempre la colpa agli altri! L’educazione….è comodo aggrapparsi alle leggi o trovare mille colpevoli….quando l’educazione è assente dovremmo cercarla….ma è più facile lanciare accuse che guardarsi allo specchio.

    1. Bhe considerando ciò che fanno loro e in quali acque, si immergono….il Lario x loro è acqua cristallina…. basta pensare alle olimpiadi…. dove hanno fatto gareggiare x le gare di nuoto!!!!

      Nella Senna…..

      Detto ciò 🫣😱😄🤣😁

    2. Perché, le toilette dei francesi sono pulitissime? 😂
      Scherzi a parte, sarebbe bello controllare tutto il sistema fognario, anche se non di facile esecuzione. Mi spiace molto perché da quando ho visto il vostro lago me ne sono perdutamente innamorata. Sono del Piemonte ed avrei un accesso più facile al mare che sin lì.
      Ma il lago di Como lo trovo magico.

  5. Quando cartelli in varie lingue, arabo compreso, indicano pericolo e divieto di balneazione. Quando si nota la totale assenza di bagnanti local, io prima di fare il bagno qualche domanda me la porrei. Non vi pare signori tuuuuuuuuristi?

    1. Perchè tu ce l’hai scritto sulla fronte di dove sei? Come fanno i tuuuuuristi a sapere dove abita chi si tuffa nel lago. Intanto Como senza lago e turisti sarebbe una cittadina insignificante quindi basta disprezzare chi vi dà da mangiare

  6. Una cosa è certa, qualsiasi cosa faccia COMO, qualsiasi, ci saranno sempre e ripeto SEMPRE dei fenomeni come quelli che sputano ovunque che avranno da dire. Se dovessero fare un lido sarebbe osceno, se non lo fanno sono stupidi, se non controllano sono menefreghisti, se lo fanno sprecano soldi. Siete delle povere persone fidatevi. Fate così pena che rispondervi è come sparare ad un plotone di indifesi. Ma ne vale la pena 😀

  7. Stamattina ho assistito ad una scena indicativa di una situazione che si ripete da tanto tempo. Molti turisti stranieri (tra cui molti bambini) facevano tranquillamente il bagno proprio nell’acqua di uscita del Cosia. Altri (francesi) si domandavano perché ci fosse il cartello di divieto in un punto apparentemente sicuro. È così difficile affiancare al carrello di divieto di balneazione uno che indica in varie lingue che le acque sono altamente pericolose perché inquinate?

  8. Ci sono anche nell’Alto Lario scarichi fognari di case che vanno direttamente in valletta e questa scarica nel lago……
    Bisognerebbe che ogni comune si prendesse la responsabilità di effettuare delle verifiche……

    1. Infatti! Ormai molte città europee hanno il lido…Valencia, Barcellona, Nizza, Antibes….ecc….
      Como deve fare un salto in avanti e non avere paura dei turisti ma creare regole chiare e precise…. E le auro vie dal centro e dai dintorni…
      Molte città insegnano…

  9. Ci sono attivita’ dirette a lago che sversano direttamente liquami e altro se per questo.
    Lasciamo stare i poveri vecchietti che lavano panni o scatolette di tonno.

  10. Ma dove sono i controlli? Dove sono le amministrazioni comunali provinciali e regionali? E la responsabilità dei tanti cittadini che se ne fregano di tutto anche usando tonnellate di detersivi e shampoo oltre il necessario? Menefreghismo dilagante.e le acque sono sempre peggio.

    1. Forse i veri colpevoli sono quelli che permettono di scaricare nel lago fogna non solo. Anche i laghi della Brianza tipo Annone puzzano di scarichi fognari in certi punti.

  11. La colpa è dei vigili che non controllano e che non multano. Che iniziassero ad andare giù in cordone e a schedare e multare un bel po’ di persone. Il comune fa cassa e a chi prende una bella multa da 2/300 euro scommetto che gli passa la voglia.
    Ma ovviamente si multano solo i buoni che magari ritardano a mettere altri soldi nei parcheggi.

  12. Ci sono autoctoni anziani nei vari paesini sul lago che ancora lavano i panni nelle pozze dei rivi, sciacquano pentole con fondi di sughi, grassi ed olii nelle fontanelle che scaricano direttamente nei fiumiciattoli, o addirittura ci sciacquano scatolette di tonno o altro. E se semplicemente gli dici “ma noooo!” ti insultano e dicono “torna da dove sei venuto” ovviamente in dialetto locale.
    Dove ho comprato l’abitazione io c’era lo scarico del lavabo dove era collegata la lavatrice che andava direttamente nel fiumicello.
    Controlli e campagne educative sono necessarie.

  13. Se c’è un divieto di balneazione vuol dire che esiste un motivo! Non capisco xchè questa massa di turisti cafoni facciano finta di non saper leggere e non vedo la necessità di mancare di rispetto al monumento voltiano e a quello dei caduti. Solo x dare la possibilità di fare un bagno gratis a questi pezzenti che vogliono viaggiare senza spendere. State a casa vostra!!

  14. Per oltre 100 anni le varie Tintostamperie lungo il Cosia dal 1870 al 1970 hanno VOMITATO nel Lago Cadmio, Cloro, Nichel etc… per milioni di kg…… e si è sempre fatto il bagno senza problemi…. Poi le varie Tintostamperie come il Pessina, che negli anni 60-70 scaricava acque rosse, verdi, blu tranquillamente all’altezza del Setificio in pieno giorno e chi passava lo vedeva benissimo, hanno chiuso!!!
    Nessuno, ripeto nei 100 e oltre anni, si è accorto… e ALLORA VISTO LA MOSTRUOSA QUANTITÀ DI METTALLI PESANTI SCARICATI NEL LAGO… TUTTO IL BACINO NON DOVREBBE ESSERE BALNEABILE!!!
    Tra l’altro chissà come ma alla Canottieri e allo Yacht Club l’acqua è balneabile!!!

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