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Lago di Como, nella villa più amata del mondo milioni di visitatori e un patto d’acciaio: “Ecco le 4 mosse per fare cultura e impresa”

Nel verde della splendida location che tutto il mondo ci invidia, Villa del Balbianello, è stato presentato ufficialmente l’accordo quadro tra la Camera di Commercio di Como-Lecco e il Fai. Un’intesa che punta a portare non solo valorizzazione culturale ma anche sviluppo sostenibile per il territorio lariano, promuovendo un modello di crescita in cui cultura e impresa collaborano in sinergia.

Firmato nell’ottobre 2024, l’accordo rappresenta un passo concreto verso un futuro in cui la tutela del patrimonio culturale diventa una strategia per generare valore per il territorio e le comunità locali. Il Lago di Como, con oltre 4 milioni di visitatori l’anno, si conferma una delle mete turistiche più ambite del Nord Italia: una risorsa preziosa da preservare e valorizzare.

A spiegare nel dettaglio i contenuti dell’accordo è stato Giuliano Francesco Galli, responsabile beni Fai Como e Sondrio: “Si fonda su quattro pilastri principali: la valorizzazione del patrimonio culturale, la formazione di nuove competenze legate alla cultura e al turismo, la promozione di reti territoriali stabili e collaborative e lo sviluppo di progettualità comuni tra pubblico e privato. L’obiettivo è creare un modello di crescita sostenibile in cui cultura, imprese e comunità possano dialogare e lavorare insieme per generare valore per il territorio”.

 

L’iniziativa si inserisce in un più ampio percorso promosso dalla Camera di Commercio per sostenere la competitività del territorio, in linea con altri progetti come “Make Como – Saper fare. Far sapere”, il Coordinamento Ville e Musei del Lago di Como, la Rete Lariana per la Sostenibilità, il Patto per il Lago di Como e “Un Tesoro di Territorio”, sostenuto anche da Regione Lombardia.

“Custodi del Patrimonio” e nuove opportunità per i giovani

Tra i progetti più significativi legati all’accordo, spicca “Custodi del Patrimonio“, nato per formare professionisti consapevoli e preparati nella valorizzazione dei luoghi culturali. Tra febbraio e maggio 2025, il percorso ha coinvolto decine di giovani aspiranti operatori culturali, accompagnati da oltre cinquanta esperti in laboratori, incontri e visite guidate presso beni culturali delle province di Como e Lecco.

“Questo è il primo progetto di custodia del patrimonio – ha sottolineato Ezio Vergani, presidente della Camera di Commercio di Como-Lecco – e spero che ce ne saranno molti altri in futuro. Per noi questo è un inizio, non un arrivo. Cultura e turismo sono sfide vere: occorre trovare un equilibrio tra afflusso turistico e valorizzazione autentica dei luoghi”.

 

 

Sulla stessa linea Davide Usai, direttore generale del FAI: “Valorizzare il territorio e le persone trasferendo la nostra conoscenza è parte integrante della ricetta Fai, che evidentemente funziona. Abbiamo iniziato questo progetto insieme alla Camera di Commercio, primo passo verso uno sviluppo formativo e territoriale. Questo mix di valori, tra cultura e territorio, sono la base della nostra filosofia, che vogliamo condividere con le istituzioni e con le imprese. Noi possiamo portare il nostro modello e siamo aperti alle novità”.

Reti e progetti per il futuro

Il tema delle reti territoriali e del lavoro condiviso è stato centrale negli interventi. Giuseppe Rasella, vicepresidente della Camera di Commercio di Como-Lecco, ha evidenziato come il lavoro odierno sia frutto di una visione strategica già avviata in passato: “Avevamo fatto degli esperimenti e ora siamo arrivati a un punto in cui possiamo delocalizzare e destagionalizzare davvero.

Il coordinamento è fondamentale. Vogliamo far sì che i luoghi più conosciuti possano trainare quelli meno noti. La collaborazione con il Fai ci potrà aiutare anche in vista delle Olimpiadi e delle celebrazioni voltiane del 2027. Como ha una creatività riconosciuta dall’Unesco per il tessile: anche su questa ricchezza vogliamo costruire una promozione turistica intelligente e sostenibile”.

Il ruolo fondamentale della collaborazione

Anche Mauro Guerra, presidente di Anci Lombardia e sindaco di Tremezzina, ha sottolineato l’importanza di una rete strutturata e integrata: “Le sfide sono tante, ma possiamo affrontarle insieme. Il turismo deve essere di qualità e sostenibile. Dobbiamo lavorare per far sì che chi viene qui non si senta solo un turista, ma viva il territorio. La grande sfida è l’abitare: serve più residenzialità stabile e un potenziamento del trasporto pubblico. Vogliamo coinvolgere i giovani, creare competenze, e per esempio mettere in piedi una vera Film Commission, perché chi gira film sul lago parli con le amministrazioni. È una partita che dobbiamo giocarci con intelligenza e passo dopo passo”.

Il Coordinamento Ville e Musei del Lago di Como, nato proprio per far dialogare le diverse realtà culturali del territorio, è stato al centro dell’intervento di Maria Angela Previtera, direttrice di Villa Carlotta: “Spesso una villa non sa cosa farà l’altra. Da qui l’idea di un coordinamento più funzionale. Ora vogliamo decentrarlo, spingendo altre realtà a partecipare e ad alzare l’asticella. Ben vengano le opportunità come le Olimpiadi, utili per destagionalizzare e delocalizzare. La sfida non è affidarsi solo ai turisti, ma valorizzare il territorio e le sue comunità. Ci sono tanti progetti, ora serve responsabilità e collaborazione”.

Una visione per il territorio

L’accordo tra Fai e Camera di Commercio si configura così come una vera e propria alleanza, orientata a generare benefici per l’occupazione, l’innovazione e l’identità territoriale. Al centro c’ è una visione condivisa: creare un ecosistema culturale solido, dinamico e inclusivo, capace di attirare un turismo di qualità, che valorizzi l’intero territorio, e che generi nuove opportunità imprenditoriali per i giovani.

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